Cronache

Dbrs taglia il rating dell'Italia: "Sistema bancario è debole"

L'agenzia di rating canadese adesso si allinea alle altre che avevano tolto la "A" al nostro Paese declassandolo a "BBB"

Dbrs taglia il rating dell'Italia: "Sistema bancario è debole"

L’agenzia Dbrs ha tagliato il rating dell’Italia da A a "BBB", il trend è stabile. Lo sottolinea l’agenzia di classificazione canadese in una nota. L’agenzia - con sede a Toronto (Canada) e uffici a New York, Chicago e Londra - ha rivisto il suo giudizio riflettendo "una combinazione di fattori inclusa l’incertezza rispetto alla abilità politica di sostenere gli sforzi per riforme strutturali e la continua debolezza del sistema bancario, in un periodo di fragilità della crescita".

Di fatto dunque l'agenzia canadese si allinea con la altre agenzie di rating che già in passato avevano tolto la "A" all'Italia. A pesare dunue sul giudizio le recenti vicende del sistema bancario che ormai da mesi fotografano una situazione con gli istituti in sofferenza. Proprio nei giorni scorsi il governo ha varato il piano per il salvataggio del Monte dei Paschi di Siena. Nella nota diffusa, si legge: "Dbrs ritiene che, in seguito al referendum bocciato sulle modifiche costituzionali che avrebbe potuto fornire una maggiore stabilità di governo e la successiva dimissioni del primo ministro Renzi, il nuovo governo ad interim può avere meno spazio per passare ulteriori misure, limitando così il rialzo delle prospettive economiche".

Inoltre, continua il comunicato dell’agenzia di rating, gli elementi che hanno spinto a tagliare il giudizio sono da una parte la debolezza del sistema bancario e dall’altra il l’incertezza sulle elezioni. "Nonostante i recenti piani per il sostegno delle banche, il livello dei crediti in sofferenza continua a rimanere molto alto, colpendo la capacità del settore bancario di agire come intermediario per il sostegno dell’economia". Poi sempre sugli istituti di credito Dbrs aggiunge: "In questo contesto una crescita lenta ha portato a un persistente ritardo nella riduzione di un debito pubblico molto alto, lasciando il paese molto più esposto a colpi sfavorevoli". "Un deterioramento nelle politiche monetarie e nella stabilità finanziaria e nel contesto politico sono stati fattori centrali per il taglio", si legge nella nota.

Parlando di elezioni invece Dbrs dice che anche se il nuovo governo guidato da Paolo Gentiloni ha come obiettivo quello della riforma elettorale prima delle elezioni del 2018, "resta un rischio di elezioni anticipate, soprattutto dopo la decisione da parte della Corte costituzionale sulla legge elettorale, attesa per la fine del gennaio 2017".

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