Coronavirus

Cresce il contagio in Italia. E in Campania scoppia l'allarme

De Luca critica il Nord ma la sua Regione è quella al Sud dove l’incremento è maggiore. Focolai sparsi in tutto il paese

Cresce il contagio in Italia. E in Campania scoppia l'allarme

Dopo le sferzanti critiche rivolte in modo costante alle regioni del nord Italia, con una predilezione nei riguardi della Lombardia, relativamente all'elevato numero di contagi da Coronavirus ed alla gestione dell'emergenza sanitaria, il governatore Vincenzo De Luca si trova ora a dover fronteggiare dei numeri per nulla incoraggianti e che rivelano una situazione di certo non rosea.

Stando a quanto è possibile rilevare da una disamina dell'andamento della curva epidemiologica della Campania, infatti, i dati lasciano trasparire un contesto non proprio scevro di criticità. Dati che la Regione stessa invia direttamente al ministero della Salute che si occupa di analizzare ogni settimana l'"Rt" , ovvero l'indice di trasmissibilità del Covid-19.

Fra gli elementi che devono essere presi in considerazione per una stima corretta c'è ovviamente il numero di tamponi faringei effettuati e, stando a quanto rivelato da Gimbe, organizzazione indipendente fondata nel 1996, la regione amministrata dal governatore De Luca non sarebbe particolarmente solerte. "La regione Campania", rivela la fondazione come riportato da "Il Corriere", "si assesta in ultima posizione per numero di tamponi diagnostici ogni 100.000 abitanti". A livello nazionale, infatti, la media è di 570 tamponi ogni 100mila abitanti, numero che scende fino a 217 per quanto riguarda proprio la Campania, al settimo posto, tra l'altro, per quanto riguarda i nuovi contagi registrati nell'ultima settimana presa in esame (15-21 luglio). Alle spalle di Lombardia, Veneto, Lazio, Liguria, Piemonte e Toscana c'è proprio la Regione campana, con 28 casi, il numero più rilevante nel Mezzogiorno.

Per effettuare una stima dei numeri trasmessi dal ministero della Salute ogni settimana, Gimbe incrocia due dati. La cosiddetta "prevalenza" (numero dei casi ogni 100mila abitanti) che permetterebbe di cogliere la densità dei casi certi e di fare una stima su quelli non noti, e l'incremento dei contagi totali misurato in percentuale, utile per comprendere la velocità di diffusione del Covid-19. Nella settimana presa in esame, quindi "al 22 luglio la Campania è seconda, dopo la Calabria, per incremento percentuale dei casi", spiega Gimbe.

Nella casella dei casi attivi, la Campania (dietro a Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Lazio, Piemonte, Veneto e Toscana) è settima, con 297 affetti da Coronavirus.

In una valutazione complessiva della situazione dall'inizio della pandemia, la regione amministrata da Vincenzo De Luca ha effettuato 316191 tamponi, che hanno permesso di rilevare 4858 casi (434 invece i decessi), dati che la collocano all'undicesimo posto a livello nazionale. Un numero di tamponi decisamente inferiore rispetto a quelli effettuati in Lombardia (1217829 ) e Veneto (1138625).

Frattanto in Italia si sono registrati oggi 306 nuovi casi (245338 dall'inizio della pandemia), con 10 morti in più (per un totale di 35092).

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