Coronavirus

Dietro l'utopia anarco-grillina il nulla

I tumulti esplosi negli Stati Uniti dopo l'uccisione di George Floyd sono l'espressione di un malessere che ribolle tra le innumerevole minoranze che non sono solo discriminate ma hanno un rapporto più precario col lavoro.

Dietro l'utopia anarco-grillina il nulla

I tumulti esplosi negli Stati Uniti dopo l'uccisione di George Floyd sono l'espressione di un malessere che ribolle tra le innumerevole minoranze che non sono solo discriminate ma hanno un rapporto più precario col lavoro. Così è avvenuto col Coronavirus. Prendiamo come esempio i lavoratori dell'automobile, settore già in difficoltà ma apertamente in crisi dopo la pandemia. Non c'è un rapporto diretto, lineare, fra la disoccupazione e l'agitazione. È piuttosto un'atmosfera culturale, intossicata, che ha contagiato anche l'Europa, delusa per il potere della Cina, che per la prima volta minaccia la supremazia dell'Occidente, e per l'impotenza delle medicina più avanzata del mondo di fronte alla pandemia. Quando vengono abbattute le statue? Quando vengono cacciati o uccisi i dittatori, per vederli anche fisicamente a terra, distrutti, annientati. Quando una religione prevale sull'altra ne incendia le chiese e ne distrugge gli oggetti sacri. La distruzione dei simboli del passato indica il desiderio di annientare anche il ricordo del nemico. I talebani, appena conquistato l'Afghanistan, hanno distrutto a cannonate le immense statue del Buddha per far dimenticare per sempre che queste zone erano buddiste. Il Califfato ha distrutto Palmira per cancellare ciò che non era islamico. Gli occidentali, indeboliti e sconfitti, anziché ribellarsi e combattere si accusano di tutti i mali del modo. È un modo di pensare nelle fondamenta dell'edificio occidentale. Pensiamo a Rousseau, convinto che tutti i mali del mondo fossero frutto della civiltà, per cui ci additava come modello di vita il «buon selvaggio» che non ha lingua scritta, non ha proprietà personale e non ha gerarchia. L'anarco-comunismo grillino per cui uno è uguale a uno è solo l'ultima utopia fra quelle che sognano di creare una società di uomini buoni, sessualmente liberi, vegetariani.

Senza aggressività, senza capi e senza leggi.

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