Cronache

Diktat del Viminale ai sindaci "Vietato dire 'no' ai profughi"

Vertice a Padova tra il rappresentate di Alfano e i sindaci della Provincia. Duro scontro sulle quote nei Comuni. Ma il governo usa il pugno di ferro: "Nessuno può rifiutarsi di ospitarli"

Diktat del Viminale ai sindaci "Vietato dire 'no' ai profughi"

Muro contro muro tra il Viminale e i sindaci della provincia di Padova. Il Veneto è una delle regioni più calde sul fronte immigrazione. Nel corso delle giornate di sabato, domenica e di oggi sono stati trasferiti in Veneto e in parte sono ancora in fase di trasferimento 535 migranti. E così la tensione continua a salire. La Provincia ha organizzato un faccia a faccia tra prefettura e amministratori locali per gestire l'emergenza.

Ma al posto del prefetto Mario Morcone, alla riunione sui profughi è arrivato il sostituto Carmine Valente, direttore del dipartimento immigrazione del Viminale. In sostanza, l'inviato di Alfano ha detto che i sindaci potranno regolarsi come vogliono ma una sola cosa non potranno dire: "Non li vogliamo". La riunione, come racconta il mattino di Padova, è stata tesa. Ma dal Viminale l'indicazione è una sola: nessun amministratore può rifiutarsi di ospitare i profughi sul territorio amministrato. Riunione a porte chiuse, al contrario di quanto era stato detto alla vigilia. I giornalisti non sono stati ammessi. Da quanto è stato riportato, però, Valente ha detto chiaramente ai primi cittadini padovani presenti che ognuno dovrà fare la propria parte. Le quote di migranti restano, pare che domani (giovedì) ne arriveranno a Padova altri 120, sui 585 assegnati domenica sera al Veneto. Sul piede di guerra il sindaco di Padova, il leghista Botonci: "Profughi a Padova, Carmine Valente sull'immigrazione „"Come previsto, la riunione convocata dal presidente della Provincia è stata del tutto inutile – ha dichiarato il sindaco di Padova Massimo Bitonci – il prefetto Morcone non si è presentato e chi lo ha sostituito non ha fatto che ribadire quella che è la posizione dell'Esecutivo, sostenuto dalla stessa strana coalizione che sostiene la giunta provinciale: i clandestini ci sono e ve li dovete tenere. Dopo questo buco nell'acqua – ha concluso – mi chiedo quale sarà la prossima mossa di Soranzo.

Invece di riunire i sindaci, li ha divisi, costringendo quelli che hanno seguito il suo consiglio, a proseguire nel solco della micro accoglienza sulle spalle dei contribuenti e ad accettare la scellerata politica nazionale di Renzi e compagni".

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