Cronache

Dirottò il bus coi bambini: lo sconto di pena per Sy

Pena ridotta di 4 anni per Ousseynou Sy, il 47enne senegalese che dirottò il bus con a bordo la scolaresca

Dirottò il bus coi bambini: lo sconto di pena per Sy

Pena ridotta da 24 a 19 anni di reclusione per Ousseynou Sy, il 47enne di origini senegalesi che, il 20 marzo del 2019, dirottò e diede fuoco a un autobus con a bordo una scolaresca di 50 ragazzini lungo la strada provinciale Paullese, alle porte di San Donato Milanese, in provincia di Milano.

Il dirottamento del bus

ll coltello, la benzina sulla tappezzeria e le fiamme tra i sedili dello scuolabus. Poi le urla disperate degli studenti e, infine, le volanti dei carabinieri che correvano a sirene spiegate verso il luogo della segnalazione. Accadde tutto in una manciata di minuti al cardiopalma quella mattina del 20 marzo 2019. Bastò poco a Ousseynou Sy, 47 anni del Senegal, per dare seguito alla sua delirante follia di "rivendicare i morti in mare". Così, provò a rivalersi del "torto subito" contro 51 giovanissimi studenti della scuola Vailati di Crema minacciando di dare fuoco al mezzo con a bordo anche due insegnanti e una bidella. Lo straniero, incaricato di condurre il veicolo per quella occasione, svuotò una tanica di benzina lungo il corridoio tra le sedute poi, fece divampare l'incendio con un accendino. Il piano criminale finì, per fortuna, in nulla di fatto grazie alla scaltrezza di un coraggioso ragazzino che allertò il 112 assicurando la salvezza ai suoi compagni di scuola. Intercettato dalle Forze dell'Ordine, in prossimità dello svincolo di Peschiera Borromeo sulla strada provinciale Paullese, Sy fu subito arrestato con l'imputazione di sequestro e tentata strage.

La condanna

Il 15 luglio 2020, la Corte d'Assise di Milano condannò Sy a 24 anni di carcere. I giudici accolsero le tesi dei pm Luca Poniz e Alberto Nobili che, nelle udienze precedenti, avevano richiesto una riqualificazione del crimine ascritto al 47enne da ''sequestro'' a ''sequestro con finalità di terrorismo". Tuttavia, la Corte riconobbe al senegalese le attenuanti generiche del caso decretando, però, che fosse interdetto dai pubblici uffici. Furono riconosciuti risarcimenti a titolo provvisionale di 25mila euro per ciascuno dei ragazzi vittime dell'attentato costituiti, insieme con i rispettivi genitori, parte civile nel processo.

Lo sconto di pena

Nella giornata di venerdì 9 aprile 2021, Sy ha ricevuto un consistente sconto di pena passando da 24 a 19 anni di reclusione. L'accusa di lesioni, secondo la sentenza, è caduta ed è stata riassorbita come aggravante nel reato di strage. Confermati, invece, l'aggravante della finalità terroristica e gli altri capi di imputazione, come il sequestro di persona a scopo di terrorismo e l'incendio. La pg Lucilla Tontodonati aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado a 24 anni. Inoltre la Corte d'Assise d'Appello, presieduta da Giovanna Ichino, ha stabilito che il Ministero dell'Università e dell'Istruzione non è più responsabile civile. Il Miur, quindi, non dovrà più versare i risarcimenti economici a favore dei familiari degli studenti coinvolti nella vicenda, come invece deciso in primo grado.

"Aspettiamo di leggere le motivazioni della sentenza ma poi faremo certamente ricorso in Cassazione". E' il commento a caldo dell'avvocato Giovanni Garbagnati, legale del senegale "Il mio assistito anche in sede di dichiarazioni spontanee si è detto rammaricato per il gesto che ha commesso - ha precisato -da tempo ha maturato questa convinzione".

Sy ha ascoltato la sentenza in videocollegamento dal carcere di Ferrara.

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