Coronavirus

Cambiano ancora norme sugli aerei: ecco come si può volare

Anche l'Italia sceglie di allinearsi a quanto deciso dall'Agenzia europea per la sicurezza aerea, dopo i malumori espressi da alcuni dei commissari che avevano partecipato alle riunioni per determinare le linee guida da seguire sui velivoli dopo il lockdown

Cambiano ancora norme sugli aerei: ecco come si può volare

Allineandosi a quanto determinato dall'Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) anche l'Italia decide di eliminare dal 15 giugno l'obbligo di distanziamento sociale in vigore all'interno dei velivoli, almeno stando a quanto emerge dagli allegati tecnici del Dpcm pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Una scelta che senza alcun dubbio avrà dei risvolti estremamente positivi dal punto di vista economico per le compagnie aeree, in grado di riempire dopo mesi i propri aeromobili e di vendere tutti i biglietti disponibili massimizzando i guadagni. Non è tutto oro ciò che luccica, dato che, come riportato da AdnKronos, alcuni membri del collegio dei commissari europei chiamati a decidere se includere o meno nelle linee guida di riapertura anche la scelta di lasciare vuoti i sedili tra un passeggero e l'altro, avevano manifestato più di qualche perplessità sulla scelta finale. Al termine della riunione avvenuta lo scorso 13 maggio è emerso chiaramente il "rammarico che le linee guida sulla ripresa delle attività nel settore dell'aviazione civile non contengano alcuna raccomandazione per il distanziamento fisico negli aeroplani, in attesa delle raccomandazioni dell'Ecdc". Si diceva allora che negli aerei "l'aria è filtrata ed il flusso verticale", motivo per cui la Commissione europea aveva infine scelto di non raccomandare l'uso del distanziamento per non mettere a rischio il business model di alcune compagnie aeree ed i prezzi bassi di altre.

Permane invece l'obbligo dell'utilizzo delle mascherine ed il divieto di salire a bordo con una temperatura corporea superiore ai 37,5°.

Nell'allegato tecnico si determina per il settore aereo "l'obbligo di distanziamento interpersonale di un metro a bordo degli aeromobili, all’interno dei terminal e di tutte le altre facility aeroportuali (bus per trasporto passeggeri)". Un obbligo che però decade in determinate condizioni, aggiunte nella medesima nota, riportata da "Il Corriere". "È consentito derogare al distanziamento interpersonale di un metro, a bordo degli aeromobili, nel caso in cui l’aria a bordo sia rinnovata ogni tre minuti, i flussi siano verticali e siano adottati i filtri Epe, in quanto tali precauzioni consentono una elevatissima purificazione dell’aria".

Non si tratta dell'unico caso in cui si può far eccezione all'obbligo di distanziamento, che decade anche qualora "siano adottati specifici protocolli di sicurezza sanitaria". Vale a dire "la misurazione della temperatura prima dell’accesso all’aeromobile, vietando la salita a bordo in caso di temperatura superiore a 37,5 °C". Oltre a ciò bisogna inoltre "garantire la durata massima di utilizzo della mascherina chirurgica non superiore alle quattro ore, prevedendo la sostituzione per periodi superiori".

Infine è necessario anche che "siano disciplinate individualmente le salite e le discese dall’aeromobile e la collocazione al posto assegnato al fine di evitare contatti stretti tra i passeggeri nella fase di movimentazione".

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