Don Biancalani ospita un migrante. Viene multato, ma lui non paga

Il prete non aveva comunicato alla Questura di aver ospitato un immigrato. Ora si rifiuta di pagare la multa. Ed è scontro con la Prefettura

Don Biancalani ospita un migrante. Viene multato, ma lui non paga

È da un po' di tempo che don Massimo Biancalani finisce sui giornali nazionali. Quest'estate, in piena emergenza immigrazione, aveva aperto le porte della propria parrocchia agli immigrati. Predicava accoglienza e invitava i parrocchiani a dare una mano a sostentare gli stranieri che in massa arrivavano dall'Africa. Un giorno aveva portato un gruppo di nigeriani, gambiani e senegalesi in piscina e su Facebook si era attirato le ire dei più con un post al vetriolo: "Loro sono la mia patria, i razzisti e fascisti i miei nemici". Era così finito a litigare sia con Matteo Salvini sia con i militanti di Forza Nuova che avevano fatto un blitz durante la Santa Messa.

Di lite in lite, oggi il parroco di Vicofaro di Pistoia è finito per accapigliarsi con la Prefettura. Al centro dello scontro c'è una multa da 320 euro che si rifiuta di pagare. Era stato sanzionato perché, come racconta La Nazione, a luglio aveva accolto in parrocchia un immigrato ganese, che dopo essersi allontanato dal centro di accoglienza aveva preso a dormire in stazione, senza comunicare la sua presenza in Questura. Aveva, infatti, violato l'obbligo (sancito per legge) di comunicazione di ospitalità ai cittadini stranieri. Se don Biancalani avesse saldato, la pratica sarebbe chiusa da almeno cinque mesi. Ma così non è stato. Tanto che adesso è dovuto intervenire anche il prefetto di Pistoia che gli ha mandato un'ingiunzione di pagamento. Se il prete non dovesse pagare, la multa potrebbe lievitare oltre i mille euro.

Il mese scorso don Biancalani era stato tirato per la giacchetta quando due nordafricani erano stati arrestati mentre vendevano marijuana nei giardini pubblici di piazza della Resistenza a Pistoia.

Uno dei due era un nigeriano 25enne che veniva ospitato proprio della struttura di accoglienza creata dal parroco nella parrocchia di Ramini. "È un fatto doloroso, ovviamente non lo giustifico - aveva commentato don Biancalani - ma questo episodio non ci farà desistere dalla nostra attività di accoglienza".

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