Una donna è stata invitata a uscire dalla piscina "perché indossava il burkini", il costume da bagno che copre integralmente il corpo ad esclusione del volto, delle mani e dei piedi. L'episodio, che si sarebbe verificato in una piscina comunale di Firenze, è stato denunciato da Miriam Amato, consigliere comunale di Potere al Popolo, che ha portato la questione in consiglio.
Il racconto
"Ero alla piscina Costoli - ha raccontato il consigliere a Repubblica -e mi sono avvicinata al bagnino per chiedere spiegazioni. Lui si è giustificato dicendo di aver ricevuto quest’ordine, ma è stato poi smentito da altri suoi colleghi che hanno negano di aver avuto simili indicazioni".
"La donna si è giustificata di fronte a bambini increduli, spiegando che si trattava solo di un costume", ha aggiunto Amato che ha chiesto all'assessore comunale allo sport, Andrea Vannucci, di inviare una circolare alle piscine comunali"per garantire il diritto alla balneazione delle donne con il burkini".
La replica
"È in vigore un regolamento molto chiaro che vieta di entrare in acqua vestiti, ma consente l'ingresso con il burkini", ha replicato l'assessore allo sport Vannucci.
"In questi anni è accaduto che diverse bagnanti entrassero in acqua con il burkini, senza alcun tipo di discriminazione o limitazione d'accesso per la tipologia di indumento indossato".Secondo la versione dell'assessore la donna sarebbe entrata in acqua non con un burkini ma con normali abiti, che sono vietati dal regolamento.
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