Cultura e Spettacoli

E Mina riappare sui social

E Mina riappare sui social

Mina, la tigre di Cremona, è riapparsa (si fa per dire) nella fotografia pubblicata su Instagram dalla figlia Benedetta. Mina è di spalle, seduta sul divano di casa sua, a Lugano, e guarda la televisione insieme con il fidanzato della figlia. Nello schermo si intravede un «video di gangsta rapper venezuelani». Pochi minuti e lo scatto diventa virale ovvero raggiunge gli angoli remoti della Rete, già in agitazione (...)

(...) per l'attesa dell'annunciato disco con Ivano Fossati, che si era ritirato ma per Mina giustamente ha fatto un'eccezione.

Nell'immagine, si intuisce il profilo della grande interprete e poco altro tra cui gli occhialoni alla... Mina. La cantante non ama mostrarsi in pubblico, come Lucio Battisti a un certo punto è scomparsa dai radar delle riviste di gossip. Nel 1978 si è ritirata dalle scene. Zero interviste, zero apparizioni pubbliche, qualche articolo sui giornali e soprattutto i dischi. Forse è giusto così. Gli album parlano per lei. Non c'è bisogno di aggiungere altro. Mina è una leggenda, Cremona è il suo santuario a cielo aperto. Vogliamo fare due passi? Bene, partiamo da corso Mazzini, Mina Mazzini non poteva che abitare lì. A fianco, attraverso un vicoletto, arriviamo in piazza filodrammatici, dove c'è il Circolo omonimo: proprio lì Mina, nel 1958, incontra Nino e Renzo Donzelli (maestri di pianoforte e chitarra per generazioni di cremonesi). Suonano negli Happy Boys, un gruppo di un certo successo. La ascoltano e la scritturano all'istante. Il resto è storia. Proseguiamo. Dal teatro Filo alla scuola della Beata Vergine sono centocinquanta metri. Mina ha frequentato le medie dalle suore. Ancora una brevissima passeggiata e arriviamo all'Istituto Beltrami, ragioneria. E il tempo libero? Alla canottieri Baldesio. Mina nuota benissimo: ha imparato nella società sportiva davanti al Po, un classico per la borghesia agiata.

Come tutti sanno, Mina vive a Lugano. A Cremona però può capitare di incontrarla. Del resto suo marito, Eugenio Quaini, proviene da una famiglia conosciutissima sotto il Torrazzo. Quando ancora esisteva Blockbuster, affittava qualche film. Quando ancora esistevano i negozi alimentari, faceva la spesa (sì, Mina va a fare la spesa) in quello più fedele alla tradizione culinaria locale. Ci andava anche Ugo Tognazzi, tra l'altro. Com'è dal vivo? Affascinante. Lo sarebbe anche senza essere Mina, cioè una che ha venduto 150 (centocinquanta) milioni di dischi. Non ha l'aria di una che sta lì a pensare «io sono Mina» e questo la rende subito simpatica. A differenza di altri pseudo-divi.

Alessandro Gnocchi

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