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Ecco il bonus per colf e badanti: indennizzo da 400 a 600 euro

La ministra del Lavoro Nunzia Catalfo annuncia il buono da 400 e 600 per le colf e le badanti. Per averlo basterà un’autocertificazione

Ecco il bonus per colf e badanti: indennizzo da 400 a 600 euro

Dopo il rinnovo automatico del congedo parentale straordinario e del bonus baby sitter, all’interno di quello che si può definire come il "pacchetto famiglia" nel decreto d’aprile per la Fase 2, arriva l’aiuto economico a favore delle collaboratrici domestiche, come governanti, colf e badanti.

Secondo quanto reso noto da Nunzia Catalfo, ministro del Lavoro in quota Movimento 5 Stelle, si tratterà di un sussidio da 400 fino a 600 euro. Per averlo, secondo la titolare del dicastero di via Vittorio Veneto, servirà scaricare e compilare una domanda allegandovi un modulo di autocertificazione.

"Per colf e badanti abbiamo pensato a uno strumento inedito che varia a seconda delle ore di lavoro prestate, più adatto della Cassa integrazione per queste lavoratrici e lavoratori che spesso hanno anche più di un datore di lavoro-famiglia"​, le parole della ministra pentastellata per informare i diretti interessati delle misure che il governo giallorosso sta prendendo per l’intero comparto delle collaborazioni domestiche.

Secondo quanto comunicato da Catalfo, ecco un esempio che può chiarire la questione. Se una colf/badante che da contratto lavora fino a 20 ore alla settimana subisce una riduzione delle ore di lavoro pari al 25% - quindi anziché lavorare, per esempio, le solite 20 ore, ne lavora 15 – ottiene un indennizzo economico pari a 400 euro al mese.

Per la colf/badante che invece da contratto lavora più di 20 ore alla settimana e subisce un taglio delle ore lavorative pari al 25% - dunque anziché 24, ne lavora 18 -, il "risarcimento" sale da 400 a 600 euro al mese.

Come ottenere il bonus? Per chi è interessato, presto detto: basterà scaricare e compilare una domanda, allegandovi un modulo di autocertificazione. Così, in pochi click e con poco inchiostro, dovrebbe filare tutto liscio e la platea di beneficiari dovrebbe – salvo intoppi e piattaforme e server in tilt – ricevere il buono.

Però, prima di chiudere, occore dire che bisogna considerazione anche tutto il mondo delle collaboratrici domestiche in nero: secondo le stime, infatti, in Italia ci sono circa due milioni di colf e badanti e neanche la metà - circa 850 mila - ha un contratto di lavoro regolare.

Questo significa che, così come in altri settori, il "nero" ricopre un ruolo spesso e volentieri da protagonista e che in queste settimane di emergenza sanitaria e crisi enomica, vista la pandemia di coronavirus, ha giocato ulteriormente a sfavore sia delle famiglie sia soprattutto delle colf e badanti stesse, in molti casi licenziate in tronco per tagliare le spese e/o per cessata necessità

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