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Ecco quel patto sul Mes che può evitare la Troika

Accordo preliminare degli Stati Ue sul Mes, in vista dell'eurogruppo dell'8 maggio prossimo. Secondo fonti governative, non ci sarebbe nessuna forma di "sorveglianza rafforzata"

Ecco quel patto sul Mes che può evitare la Troika

Si sarebbe raggiunto un accordo preliminare fra gli Stati Ue sul Mes in vista dell'Eurogruppo dell'8 maggio prossimo. Secondo quanto riferiscono fonti di governo citate dall'Huffington Post, per ciò che riguarda il Meccanismo europeo di stabilità (Mes), l’unica forma di controllo europeo sui prestiti che l’Italia potrà chiedere al Fondo salva-stati sarà finalizzata a verificare che i soldi ottenuti vengano usati per lo scopo richiesto. Parliamo dunque delle spese sanitarie, quelle "senza condizioni". Secondo le stesse fonti citate dall'Huffington Post, non ci sarebbe nessuna forma di "sorveglianza rafforzata" come invece anticipato stamani dal quotidiano La Repubblica, ma il condizionale in questi casi è d'obbligo, almeno finché l'accordo non è siglato. Anche perché poi a tenere fede sono i trattati. Le trattative, in ogni caso, sono ancora in corso: oggi si sono riuniti gli sherpa del Mes, in vista dell’Eurogruppo dell’8 maggio. Si riuniranno poi il 7 maggio. Ancora in altissimo mare, invece, l'accordo sul Recovery Fund, sul quale non vi è alcuna certezza.

La Commissione sarà chiamata a sorvegliare la coerenza delle spese che verranno effettuate e gli obiettivi di spesa sanitaria e prevenzione in campo sanitario”, ha spiegato oggi il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni, parlando ad un evento organizzato da +Europa. "Sul Mes la nostra posizione è stata ferma. Abbiamo sempre detto di no all'utilizzo dello strumento pensato nel 2012 per crisi asimmetriche e di natura finanziaria, pertanto non adeguato alla crisi attuale" ha sottolineato, come riporta l'Agi, il ministro per gli Affari europei, Vincenzo Amendola, in audizione davanti alle commissioni riunite Esteri e Politiche Ue di Camera e Senato. "La linea di credito concordata dall'Eurogruppo indica chiaramente che l'unico requisito per accedere alla linea sarà che gli Stati membri che richiedono il sostegno si impegnino a utilizzare questa linea di credito per sostenere il finanziamento interno dell'assistenza sanitaria. Si tratta di uno strumento facoltativo". Come chiarito dallo stesso Amendola, sul Mes "la vigilanza rafforzata è già nei trattati, non è una novità. E' l'articolo 2 del regolamento 472 che dà alla Commissione la sorveglianza rafforzata su qualsiasi atto dell'Unione europea. Ora se si vuole dire che questa sorveglianza rafforzata verrà usata per le condizionalità Mes, a leggere quello che ha detto la Commissione e che si sta valutando, è un tema di negoziato".

Non ci sorprendono le anticipazioni pubblicate sul quotidiano La Repubblica sul “Term sheet” sul Mes predisposto dal direttore Regling e indirizzato ai governi di tutta Europa" sottolinea in una nota il capodelegazione di Fratelli d’Italia al Parlamento europeo, Carlo Fidanza. "Il documento prevede non soltanto una insidiosa analisi preventiva sulla sostenibilità del debito, ma anche una vigilanza rafforzata da parte della Commissione Ue e della Bce per quegli Stati che chiederanno gli aiuti del Fondo per la pandemia". Quindi, prosegue, "i ‘pericolosi sovranisti che diffondevano fake news’ sul Mes invece avevano ragione, come mille altre volte. Le trattative sono ancora in corso e vediamo come si comporterà il governo italiano, ma una cosa é chiara: le ‘condizionalità light’ non esistono e la strada verso il commissariamento appare già segnata.

Il presidente del Consiglio Conte e la maggioranza che lo sostiene dovranno rispondere agli italiani anche di questo ultimo inganno”.

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