Coronavirus

La seconda dose in ferie: ecco cosa accadrà...

Sì alla seconda dose di vaccino anche nei luoghi in cui ci si trova in ferie: è questa la proposta del presidente delle Regioni, Fedriga, al Commissario Figliuolo, per agevolare gli italiani nella programmazione delle proprie vacanze estive

La seconda dose in ferie: ecco cosa accadrà...

Chi vuole programmare la propria vacanza estiva potrà farlo con meno pensieri sapendo che la seconda dose di vaccino potrebbe essere somministrata anche nel luogo in cui ci si troverà in quel momento.

"Seconda dose in vacanza"

"Avremo un confronto, come Regioni, con il commissario Figliuolo" per verificare la possibilità che "ad una persona vaccinata con la prima dose possa essere somministrata la seconda dose in vacanza". Lo ha detto questa mattina il presidente della Conferenza delle Regioni e del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, intervistato da SkyTg24. "Stiamo vedendo - ha aggiunto - se è possibile organizzare questo, stiamo lavorando, ma siamo di fronte alla campagna più grande della storia dell'umanità. Molte cose si possono risolvere, altre sono molto difficili, qualche disagio è chiaro che può esserci".

Come potrebbe funzionare

Le dichiarazioni del governatore della Lega sono fondamentali per chi, già adesso, sta programmando le proprie ferie con l'ansia, però, di dover rientrare, posticipare o anticiparle se la seconda dose di vaccino non sarà stata ancora somministrata. Eccezion fatta per Johnson&Johnson (l'unico monodose), per tutti gli altri sono necessarie due dosi con la seconda a distanza di tre mesi come nel caso di AstraZeneca, e di 42 giorni per Pfizer e Moderna secondo le nuove disposizioni della Commissione Tecnico Scientifica dell'Aifa. Naturale, che, ad intervalli così lunghi, programmare qualcosa sarebbe diventato un problema. Al momento, però, non sono stati forniti dettagli sulle modalità di somministrazione della seconda dose. Allo studio ci saranno i vari problemi di logistica legati ai diversi territori nazionali: un conto è trovarsi in piccoli arcipelaghi o isole (Eolie, Capri, Ischia, ecc.) o in zone di montagna, un altro sarà trovarsi nelle grandi città. Anche per questo motivo, se la proposta sarà approvata, bisognerà mettere in atto una macchina vaccinale che possa raggiungere, o avvicinarsi, a luoghi più "complicati" dal punto di vista del trasporto e somministrazione dei vaccini.

"Aprire il target dei vaccinati"

L'avvio delle prenotazioni dei vaccini per gli Over 50 "è utile perchè ad oggi le regioni si sono organizzate per fare moltissimi vaccini. La capacità organizzativa delle diverse regioni riesce addirittura a superare la fornitura di vaccini stessi. I vaccini stanno arrivando di più e la struttura commissariale sta lavorando molto bene", ha proseguito Fedriga, il quale però ha sottolineato come siano necessarie maggiore adesioni al vaccino anti-Covid perché "in alcuni casi non sono sufficienti a coprire la disponibilità di vaccino. Per questo, aprire il target è estremamente importante, perchè altrimenti si rischia di rallentare la campagna vaccinale non più perchè mancano i vaccini, non perchè manca un'organizzazione ma perchè manca chi vaccinare", riporta AdnKronos.

Estate Covid-free?

"Mi auguro che la prossima estate possa essere Covid-free, ma certezze su questa pandemia non ce ne sono e credo che nessuno le possa avere.

Chiaro che l'obiettivo è quello, cioè di arrivare in una situazione dove i contagi non ci siano più o siano talmente basse affinchè si possa tornare a una vita più normale possibile, con le dovute cautele perchè credo che questo virus ci ha dato delle gravi sorprese che si sono prodotte in morti, drammi e in attività ancora chiuse e lavori che sono scomparsi", ha continuato il presidente del Friuli e della Conferenza delle Regioni, sottolineando come bisogna guardare avanti ed avere la consapevolezza "che certe attività non possono restare chiuse a prescindere, perchè rischiamo di desertificare alcuni settori produttivi del Paese".

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