Cronache

Ecco come i migranti cercano di espatriare in treno fregando la polizia

Due migranti, che volevano espatriare clandestinamente in Francia, hanno cercato di fregare la polizia francese salendo sulla parte esterna del treno, tra due carrozze, lontano da occhi indiscreti

Ecco come i migranti cercano di espatriare in treno fregando la polizia

Alla fantasia non c’è proprio limite. Figuriamoci, poi, allo sprezzo del pericolo. Immaginate, infatti, di viaggiare all’esterno del treno, nell’intercapedine che si forma tra le due carrozze, aggrappati ai cavi dell’alta tensione.

Roba da matti, verrebbe da dire, ma si tratta della realtà di due migranti africani, probabilmente partiti dalla stazione ferroviaria di Ventimiglia, in provincia di Imperia, che per espatriare clandestinamente in Francia, lontano da occhi indiscreti, hanno pensato bene (si fa per dire) di utilizzare un nuovo stratagemma.

Ma non è tutto. Per evitare di essere sorpresi dalla polizia francese, che ogni giorno pattuglia la stazione ferroviaria di Menton Garavan, la prima dopo il confine, si sono accucciati dalla parte che si affaccia sui binari, in modo che quando il treno arriva al binario della stazione, nessuno li possa notare. Forse, però, è meglio dire “quasi” nessuno.

C’è, infatti, un cameriere italiano che lavora a Mentone, Luca Punturiero, che questo pomeriggio, mentre attendeva il treno per rincasare, seduto su una panchina della stazione di Mentone centrale, ha subito notato l’intruso ed ha girato un breve video con lo smartphone. “Forse dal mio filmato non si nota bene, ma i migranti erano due - spiega Luca -. Come si può notare, si sono nascosti dalla parte dei binari, non da quella dove salgono i passeggeri e la polizia”.

E’ probabile che i due africani fossero diretti a Nizza. In passato i migranti le avevano tentate di tutte per raggiungere la Francia: si erano nascosti addirittura sul tettuccio delle carrozze dei treni, aggrappati ai pantografi e molti di loro sono morti folgorati. In altri casi erano riusciti a nascondersi in alcuni vani dei vagoni, adibiti ad impianti elettrici.

E’, comunque, la prima volta che vengono fotografati tra due carrozze.

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