Coronavirus

Ecco la nuova mappa a zone: cosa si può fare adesso

La mappa dell'Italia cambia colore per l'ennesima volta: ecco quali sono i divieti e le restrizioni, regione per regione

Ecco la nuova mappa a zone: cosa si può fare adesso

Con l'arrivo degli ultimi dati settimanali sulla pandemia di Covid-19 diffusi dall'Istituto Superiore di Sanità, la mappa dell'Italia cambia colore per l'ennesima volta.

Zona rossa, arancione e gialla

Il ministro della Salute, Roberto Speranza, è pronto a firmare una nuova ordinanza con cui saranno rinnovate le misure restrittive vigenti relative alle seguenti Regioni, attualmente in zona rossa: Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche e Toscana.

Allo stesso tempo Calabria, Lombardia e Piemonte passeranno presto all'area arancione, mentre Liguria e Sicilia finiranno dalla zona arancione all'area gialla. L'ordinanza sarà valida a partire dal prossimo 29 novembre e resterà in vigore fino al 3 dicembre 2020. Tutto confermato, invece, nelle restanti Regioni.

Ricapitolando, le Regioni arancioni sono Calabria, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Umbria, Basilicata, Puglia, Friuli Venezia Giulia. In zona gialla troviamo: Liguria, Sicilia, Sardegna, Lazio, Molise, Veneto, Provincia autonoma di Trento. Infine la zona rossa, con la Provincia autonoma di Bolzano, Toscana, Abruzzo, Campania, Valle d'Aosta.

Zona gialla

I divieti e le restrizioni, come sappiamo, variano da zona a zona. In fascia gialla è prevista la didattica a distanza per scuole superiori e divieto di uscita nel periodo compreso tra le 22 e le 5 del mattino. Ci si può spostare liberamente all'interno della propria Regione, anche se è consigliato farlo solo per motivi di necessità. Chiuse tutte le attività commerciali nella fascia notturna. Chiusi anche musei, sale bingo e centri scommesse. Per il resto, i centri commerciali saranno chiusi nei weekend. Sospesi i concorsi. Raccomandato lo smart working. La capienza massima per i trasporti locali scende al 50%.

Zona arancione

In zona arancione è vietato uscire dal proprio Comune, tranne per lavoro, istruzione, salute o per altre necessità inderogabili, con autocertificazione. È invece possibile spostarsi all'interno del proprio Comune, dalle 5 alle ore 22, senza autocertificazione. Nelle ore notturne si può uscire, muniti di autocertificazione, solo per comprovate esigenze.

Riaprono le attività commerciali. Bare ristoranti possono effettuare asporto e consegna a domicilio, mentre è vietata la consumazione sul posto. Sono sconsigliati gli inviti a casa di persone estranee al nucleo familiare ed è consigliato lo smart working. Restano ovviamente in essere lo scaglionamento degli ingressi nei locali, il rispetto del distanziamento di sicurezza di almeno un metri nei luoghi pubblici e la sanificazione degli spazi espositivi nel caso dei negozi.

Prevista, inoltre, la didattica a distanza per scuole superiori e università. Semaforo rosso durante le giornate festive e prefestive nei negozi presenti nei centri commerciali, tranne farmacie, parafarmacie, edicole, tabacchi e punti vendita di generi alimentari. Chiusi, infine, teatri, piscine, centri benessere e musei.

Zona rossa

In zona rossa vigono le misure più restrittive. È vietato ogni spostamento, anche all'interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, tranne che per i soliti motivi di necessità o lavoro. Vietati anche gli spostamenti tra un Comune e l'altro. Chiusi bar e ristoranti e asporto consentito fino alle ore 22 (per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni).

Prevista inoltre la chiusura di tutti i negozi, tranne supermercati e attività di vendita di beni alimentari e di necessità. Restano aperte edicole, farmacie, lavanderie, parrucchieri; chiusi i centri estetici.

Capitolo scuola: rimangono aperte solo le scuole dell'infanzia, le elementari e la prima media.

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