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Ecco perché oggi potrebbero non arrivare i pacchi di Amazon a casa

I lavoratori denunciano turni e carichi di lavoro insostenibili. La manager: "In Amazon rispettiamo il diritto di ogni individuo ad esprimere la propria posizione. Noi mettiamo al primo posto i nostri dipendenti"

Ecco perché oggi potrebbero non arrivare i pacchi di Amazon a casa

I lavoratori italiani di Amazon, la più grande internet company al mondo, hanno dato avvio alla loro prima giornata di sciopero, e per tale ragione nella giornata di oggi ci saranno seri problemi nella consegna dei pacchi a domicilio. Sono ben 40mila i dipendenti, fra addetti agli hub, lavoratori nei magazzini (circa 9.500) e driver (ben 15mila), che hanno deciso di fermarsi, mandando in tilt il colosso dell'e-commerce. La ragioni? Turni e carichi di lavoro insostenibili. Una situazione già denunciata in passato, ma che adesso avrebbe raggiunto il culmine.

"Per un giorno ci vogliamo fermare, ci dobbiamo fermare. È una questione di rispetto del lavoro, di dignità dei lavoratori, di sicurezza per loro e per voi. Per questo, per vincere questa battaglia di giustizia e di civiltà abbiamo bisogno della solidarietà di tutte le clienti e di tutti i clienti di Amazon", si può leggere nella comunicazione lasciata dai dipendenti. L'appello ai clienti è quello di aderire alla protesta, non acquistando per 24 ore.

La protesta dei sindacati

Ad appoggiare i dipendenti di Amazon i sindacati Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti. "Un messaggio importante rispetto alla necessità di parlare di lavoro di qualità", ha affermato Tania Scacchetti, segretaria confederale della Cgil, come riportato da AdnKronos. "È importante che Amazon incrementi le proprie attività in Italia, ma non è sufficiente offrire occasioni di lavoro. Abbiamo ancora problemi insostenibili di carichi, di tempi, di eccessiva precarietà lavorativa. In un'azienda con quel tipo di fatturato è giusto costruire un sistema di relazioni che riconosca ai lavoratori un premio di risultato e condizioni contrattate. Ossia relazioni sindacali stabili", ha proseguito.

Quello che i dipendenti chiedono è proprio una verifica dei carichi e dei turni di lavoro, una riduzione degli orari di lavoro dei driver, "la continuità occupazionale in caso di cambio fornitore, e la stabilizzazione dei tempi determinati e dei lavoratori interinali ed il rispetto delle normative sulla salute e la sicurezza". Tante le storie dei lavoratori scontenti della loro situazione. Una 30enne di Collevecchio, dipendente di Amazon dal 2017, racconta di forti dolori a braccia, gambe e schiena a causa del lavoro ripetitivo."Dopo un mese, invece, iniziano a far male i tendini dei polsi. Ogni tanto qualcuno sviene. Ecco, diciamo che l'infermeria è molto frequentata", spiega ancora la donna, come riportato da Repubblica. "Non è possibile tenere una persona 2 anni nello stesso posto: si danneggiano spina dorsale e articolazioni", ribadisce anche un altro dipendente.

Stamani in via Vincenzo Toffetti, Milano, sono stati bloccati tir e furgoni, e le forze dell'ordine sono dovute intervenire per gestire il traffico. "Con questo sciopero vogliamo segnalare nuovamente la necessità che l'azienda riconosca i sindacati. La risposta allo sciopero di questa mattina è molta alta ed è il primo nella storia in Europa", ha dichiarato Stefano Malorgio, segretario generale nazionale Filt Cgil, come riportato da Mianews.

La replica della manager

A confermare lo sciopero tutto italiano, anche Mariangela Marseglia, country manager di Amazon.it e Amazon.es, che ha deciso di scrivere una lettera indirizzata ai clienti per spiegare la situazione dal punto di vista dell'azienda. "Oggi è previsto uno sciopero organizzato a livello nazionale da alcune sigle sindacali", ha comunicato la country manager. "In Amazon rispettiamo il diritto di ogni individuo ad esprimere la propria posizione e voglio ringraziare personalmente i colleghi e i dipendenti dei fornitori dei servizi di consegna che ogni giorno lavorano per assicurare che possiate ricevere i vostri ordini".

La sicurezza dei lavoratori, ha assicurato Marseglia, è al primo posto."Continueremo ad assicurarci che tutto il nostro personale sia adeguatamente protetto, monitoriamo i cambiamenti e aggiorniamo costantemente le misure preventive giorno per giorno", ha specificato, spiegando che l'azienda si sta impegnando anche a prendere misure preventive per evitare la diffusione del Covid-19, supportando la campagna vaccinale ed offrendo test gratuiti. "Essere l'azienda più attenta al cliente al mondo significa anche informarvi sulla realtà dei fatti, soprattutto quando questi rischiano di non emergere adeguatamente, per continuare a meritarci la vostra fiducia", ha puntalizzato la manager.

"I fatti sono che noi mettiamo al primo posto i nostri dipendenti e quelli dei fornitori terzi offrendo loro un ambiente di lavoro sicuro, moderno e inclusivo, con salari competitivi tra i più alti del settore, benefit e ottime opportunità di crescita professionale. Usiamo le più avanzate tecnologie e le mettiamo al servizio dei nostri lavoratori e fornitori per migliorare la sicurezza sul lavoro e semplificarlo".

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