Ecco tutte le regole per poter andare al mare

Le regole per andare a mare saranno sostanzialmente come quelle in vigore la scorsa estate. Nei prossimi giorni le Regioni comunicheranno date e ulteriori dettagli

Ecco tutte le regole per poter andare al mare

Vacanze al mare salve, con gioia dei tantissimi italiani che desiderano trascorrere un periodo di assoluto relax accarezzati da fresche e corroboranti acque e dei lavoratori del settore balneare che temevano una stagione flop a causa delle restrizioni anti-contagio.

Il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, ha chiarito che spetta alle Regioni fissare le regole. Perché, ovviamente, non sarà un liberi tutti. I bagnanti dovranno rispettare alcune precise norme per evitare il riaccendersi di pericolosi focolai di Covid-19 che dovrebbero comunicate nei prossimi giorni.

"E tutte le Regioni hanno intenzione di confermare le regole della scorsa stagione, che hanno dimostrato di funzionare bene", ha garantito Antonio Capacchione, presidente del Sindacato italiano balneari. Quest’ultimo ha spiegato di attendersi la prossima settimana "che tutte le Regioni forniranno un quadro preciso delle date delle riaperture e delle regole, sia regionali che, eventualmente, comunali. La stagione potrà sostanzialmente partire tra inizio e fine maggio. Comunque, per il ponte del 2 giugno, tutte le spiagge italiane saranno pienamente funzionanti”. Un primo passo per riacquistare quella normalità persa da più di un anno per colpa del nemico invisibile.

È praticamente certo che quando si tornerà al mare bisognerà rispettare alcuni divieti come quello di feste e di assembramento. Probabilmente si accederà in spiaggia solo con la prenotazione mentre gli ombrelloni dovranno essere posizionati ad una certa distanza, variabile da Regione a Regione. Altre regole saranno stabile nei prossimi giorni. Come racconta la Nazione, Emilia Romagna, Marche e Abruzzo hanno già emesso le cosiddette "ordinanze balneari", regole di comportamento che sostanzialmente confermano le norme dello scorso anno.

"La novità che introduciamo quest' anno – ha sottolineato l'assessore regionale al Turismo della Regione Emilia-Romagna Andrea Corsini - è la possibilità, in caso di mareggiate e quindi di erosione dell'arenile, di ridurre da 12 metri (quella prevista in tutto il territorio, ndr) a 10,5 l'area occupata dall'ombrellone. Per il resto il protocollo è quello adottato con successo l'anno scorso. L'Emilia-Romagna è pronta ad aprire le sue spiagge dal 15 maggio".

Come si legge nel documento con le nuove linee guida aggiornate delle Regioni l’impegno è "assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 metri quadrati per ogni ombrellone, indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia (per file orizzontali o a rombo). Tra le attrezzature di spiaggia (lettini, sedie a sdraio), quando non posizionate nel posto ombrellone, deve essere garantita una distanza di almeno 1 metro". Non solo distanziamento. Altra norma che sicuramente in vigore riguarderà il modo di fornire le notizie. Sarà prevista, infatti, "una adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. Si promuove, a tal proposito, l'accompagnamento all'ombrellone da parte di personale dello stabilimento adeguatamente preparato (steward di spiaggia) che illustri ai clienti le misure di prevenzione da rispettare".

Resta l'obbligo dell'igienizzazione di lettini e tavolini prima di un nuovo utilizzo e l'obbligo dell'uso della mascherina per il personale dei lidi. Nel documento si evidenzia, inoltre, come sia da vietare la pratica di attività ludico-sportive di gruppo che possono dar luogo ad assembramenti. ''Gli sport individuali che si svolgono abitualmente in spiaggia (es. racchettoni) o in acqua (es. nuoto, surf, windsurf, kitesurf) possono essere regolarmente praticati, nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale. Diversamente, per gli sport di squadra (es. beach-volley, beach-soccer) sarà necessario rispettare le disposizioni delle istituzioni competenti''.

Entrata e uscita dovranno essere differenziate mentre sarà confermato il divieto di uso promiscuo delle cabine, a meno che non ci sia convivenza o se si è membri dello stesso nucleo familiare. In spiaggia si accederà con prenotazione, che potrà essere fatta via app o di persona. Una necessità, questa, per consentire il tracciamento nel caso di focolai.

Vi è poi il capitolo delle spiagge libere. Nel documento delle regioni si evidenzia che "al fine di assicurare il rispetto della distanza di sicurezza di almeno 1 metro tra le persone e gli interventi di pulizia e disinfezione dei servizi eventualmente presenti si suggerisce la presenza di un addetto alla sorveglianza". In realtà, in questo caso la situazione presenta alcuni problemi. Non è ancora stato specificato chi dovrebbe pagare e gestire gli assistenti. Ma anche su questo punto si dovrebbe fare chiarezza nei prossimi giorni.

Vacanza al mare in massima sicurezza, quindi. Quella che sta per venire non sarà ancora un’estate "normale" ma potrebbe rappresentare un punto di svolta per lanciare la ripartenza dopo oltre 13 mesi di durissimi sacrifici e gravi problemi.

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