EFFICIENZA Per la versione ibrida «e-tron» emissioni di CO2 sotto la soglia di 50 g/km

MontreuxQuando un'auto di successo è rimpiazzata dalla sua evoluzione, viene naturale chiedersi che cosa offra di più. Nel caso di Audi Q7, vera icona nel segmento delle sport utility più prestigiose, la prima novità va invece nella direzione opposta, nel senso che è stato tolto qualcosa. Per la precisione circa 3 quintali di peso, facendo una media tra le varie versioni disponibili, senza per questo risultare più piccola (4 cm in meno su 5,05 metri non si notano più di tanto), e senza perdere eleganza o autorevolezza.

A nove anni dal lancio, l'ammiraglia tra le «Q» tedesche è stata profondamente rivista in ogni elemento della struttura, con l'obiettivo di renderla la più leggera, anche se è più corretto dire la meno pesante, visto che si parte comunque da 1.995 kg, tra le Suv premium . Sono 19 i kg tolti dai sedili, altrettanti solo dall'impianto di scarico, 71 dalla scocca, e via dicendo. Risparmi importanti, che non hanno impedito di aggiungere una lunga lista di dispositivi innovativi, primo tra tutti un retrotreno autosterzante, che agisce ruotando di pochi gradi le ruote posteriori, nello stesso senso di quelle anteriori o nella direzione opposta in funzione della velocità, al fine di rendere la Q7 più stabile sul veloce e più agile a basse andature.

Audi ha scelto due 6 cilindri a V, rispettivamente il 3.0 Tfsi a benzina da 333 cv e il turbodiesel 3.0 Tdi da 272 cv. Presto saranno affiancati da altri propulsori, compresa una versione ibrida e-tron, per la quale gli ingegneri tedeschi promettono consumi da primato, con emissioni di CO2 sotto la soglia dei 50 g/km, quindi a livello di un'ottima city-car. L'aspetto esteriore risulta meno massiccio rispetto alla generazione precedente, mentre l'abitabilità rimane a livello da limousine, tuttavia il vero cambiamento si nota alla guida. Il risparmio di peso si fa sentire sotto forma di reazioni più precise in tutte le situazioni, comprese quelle più critiche come la guida tra i tornanti delle strade di montagna. Con i quintali in meno da spostare, anche i motori si dimostrano più vivaci. Resta l'imbarazzo della scelta della motorizzazione, con il potente V6 a benzina molto attraente, ma non sono certo da sottovalutare i vantaggi del diesel, che oltre a una maggiore elasticità assicura il pregio di essere alla base del listino, con un prezzo di accesso di 65.900 euro. Tra sistemi di serie e optional, la Q7 è ambasciatrice hi-tech per la sicurezza.

Si va dal quadro strumenti digitale, senza quadranti analogici, al Traffic Jam Assistant, che accelera, frena e sterza in totale autonomia fino a 65 km/h, eliminando lo stress della guida in città, al sistema che «sente» l'arrivo di veicoli in senso opposto nel caso di svolte a sinistra, bloccando l'auto e azzerando il rischio di pericolosi frontali.

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