Cronache

Eitan è tornato in Italia: "Ora si spengano i riflettori"

L'aereo con a bordo il piccolo Eitan, unico sopravvissuto del Mottarone, è atterrato all'aeroporto di Orio al serio: "Si apra una nuova fase"

Eitan è tornato in Italia: "Ora si spengano i riflettori"

Eitan Biran è tornato in Italia. Il bimbo sopravvissuto alla tragedia del Mottarone dello scorso marzo è atterrato con un volo di linea all'aeroporto di Bergamo - Orio al serio. Dopo 84 giorni trascorsi a Tel Aviv dopo il rapimento del nonno materno, a seguito delle sentenze dei tribubali che hanno stabilito che il bimbo dovesse far ritorno nella casa dei suoi tutori, Eitan è atterrato in Italia mettendo fine a una controversia internazionale, almeno per quanto lo riguarda.

La vicenda giudiziaria non si è chiusa con il ritorno del bambino, perché ora i tribunali dovranno seguire l'iter avviato con le indagini a seguito del rapimento. Insieme a Eitan è tornata in Italia anche la zia Aya, la tutrice legale del bambino alla quale il tribunale lo ha affidato dopo la morte dell'intera famiglia Biran sulla funicolare del Mottarone. C'erano anche il marito di Aya Biran e le loro figlie. La donna si era recata in Israele per seguire da vicino la vicenda giudiziaria e fornire supporto in caso di necessità. Non è stato facile ma alla fine, con diversi procedimenti, la giustizia isrealiana ha riconosciuto il diritto di Eitan di tornare in Italia.

A nulla sono valse le rimostranze del nonno materno Shmuel Peleg, che con un blitz studiato nei minimi dettagli era riuscito a partire da Lugano alla volta di Tel Aviv a bordo di un aereo privato, nonostante il bambino non potesse espatriare senza l'autorizzazione del suo tutore. Le ragioni addotte dall'uomo risiedevano nella volontà di sua figlia di far crescere Eitan in Israele secondo i principi ebraici. Tuttavia il tribunale di Tel Aviv ha ritenuto illegittima la pretesa dell'uomo e ordinato il ritorno in Italia del bambino.

La famiglia Biran ha già fatto ritorno nel paese in provincia di Pavia dove il bambino ha vissuto fino a settembre prima di essere portato via. Ora il piccolo Eitan dovrà ricominciare il percorso psicologico di elaborazione, che non sarà semplice. Al trauma, enorme, della perdita dell'intera famiglia sul Mottarone, conseguenza di un incidente vissuto in prima persona che l'ha visto uscire vivo solo grazie al padre, si è aggiunto quello del rapimento.

"Ora Eitan deve riprendere la sua vita di bambino di sei anni", ha dichiarato la zia Aya tramite i suoi legali dopo il rientro in Italia. L'avvocato Pagni ha aggiunto: "Guardando al futuro auspichiamo che si spengano i riflettori sulla vita privata del bambino a tutela della privacy e della riservatezza e si apra una nuova fase che permetta a Eitan un percorso di crescita più sereno, ancora più necessario se si considera la terribile tragedia che lo ha coinvolto".

Licia Ronzulli ha dato il suo bentornato al piccolo in Italia: "Il ritorno del piccolo in Italia, nel Paese dove i suoi genitori avevano deciso di farlo crescere, è una buona notizia per lui e per i nonni che lo aspettavano. Non si combatte una guerra legale sulla pelle di un bambino che ha già sofferto così tanto. Questa notizia ci restituisce fiducia nella giustizia: anche casi così complessi possono essere risolti con buon senso e in poco tempo.

Grazie al governo italiano e anche a quello di Israele".

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