Cronache

"Muore la politica del territorio". La protesta del sindaco per le liste

Un ironico "manifesto funebre" nel quale si annuncia la morte della "politica del territorio". A pubblicarlo, sulla propria pagina Facebook, è stato Cristiano Migliavacca, sindaco leghista del Comune di Lardirago (Pavia)

L'ironico "manifesto funebre" nel quale si annuncia la morte della "politica del territorio"
L'ironico "manifesto funebre" nel quale si annuncia la morte della "politica del territorio"

La polemica politica corre sui social così Cristiano Migliavacca, sindaco leghista del Comune di Lardirago (Pavia) da poco meno di un anno dopo aver guidato per due legislature la giunta di San Genesio (Pavia), ha voluto spronare i colleghi a “ribellarsi“ alle segreterie che non ascoltano il territorio.

Il manifesto funebre della politica

“Colleghi sindaci e amministratori comunali i Segretari Politici saranno sempre al nostro fianco fin quando avranno bisogno di voti #avantifuturo“. Tutto accompagnato dall’immagine di un ironico "manifesto funebre" nel quale si annuncia la morte della "politica del territorio". Il post sulla pagina Facebook di Migliavacca ha raccolto centinaia di like. "Improvvisamente è mancata all'affetto dei cittadini di Pavia la politica del territorio - si legge nel finto annuncio funebre pubblicato da Migliavacca sulla sua pagina -. Ne danno il triste annuncio i sindaci che non sono stati assolutamente interpellati dai partiti del centrodestra nella stesura dei programmi e nelle scelte dei candidati alla Camera e al Senato. I funerali si svolgeranno il 25 settembre presso i 186 Comuni della provincia di Pavia. Non fiori o politici scelte dalle segreterie, ma opere di bene per il nostro territorio".

La polemica per rilanciare il territorio

Il falso manifesto funebre reca il simbolo della lista "Comuni protagonisti", sostenuta dall'eurodeputato leghista Angelo Ciocca (con 90 mila preferenze il più votato in Lombardia dopo Matteo Salvini) e dagli altri leghisti alle provinciali del dicembre 2021.

Gli stessi sono stati messi “sotto processo“ come Migliavacca dalla Lega dopo che avevano sostenuto la candidatura a presidente della Provincia di Angelo Bargigia, ex sindaco di Marzano (Pavia), contrapposta a quella di Giovanni Palli, primo cittadino di Varzi (Pavia), imposto dal commissario della Lega alla fine risultato vincitore per una manciata di voti per cui è stato presentato anche un ricorso amministrativo.

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