Enrico Montesano è parte di quegli artisti che ha aderito alla manifestazione no mask in programma domani, sabato 10 ottobre, a Roma. L'attore, però, ha voluto specificare che ha daro la sua adesione ma non sarà presente in piazza. A La Stampa ha voluto chiarire la sua posizione, spiegando le ragioni della sua adesione e il suo pensiero.
"Sono solo critico rispetto ad affermazioni apocalittiche perché sono un uomo curioso che non si ferma alla prima osteria ma vuole saperne di più", ha affermato Enrico Montesano, che nella sua intervista ha messo in dubbio l'intero sistema informativo mainstream, anche quello fornito dai medici che da febbraio frequentano i programmi televisivi. "Sarò libero di non fidarmi dei medici scelti dalla tv?", si chiede Enrico Montesano. L'attore ha piena fiducia nei medici e nella medicina ma, come spesso accade, ha dato la sua fiducia solo ad alcuni medici e non a tutti quelli che frequentano la tv. A La Stampa ha fatto anche qualche nome: "Il professor Tarro, i professori Citro, Montanari, il dottor Tirelli e ne cito solo alcuni, anche se non rispettano il pensiero corrente. Quelli che ho citato mi convincono di più. Ma qualcuno lo dovrà dire che il re è nudo. Oppure no? Il pensiero unico non mi è mai piaciuto".
Enrico Montesano va controcorrente e parla della manifestazione di domani a Roma, gemella di quella che si è tenuta già qualche tempo fa. Enrico Montesano ha fornito la sua adesione ma chi si aspetta di trovarlo in piazza resterà deluso: "Ho precisato che aderisco, ma non partecipo. È molto diverso". L'attore non si considera negazionista, così come negano di esserlo gli organizzatori dell'evento. La manifestazione di Roma è stata annunciata come un evento di protesta contro le "misure sproporzionate e sbagliate che sospendono la democrazia".
L'etichetta di negazionista a Montesano non va proprio giù: "Non diciamo assurdità. Io credo nell'Olocausto e nei milioni di morti che il nazismo ha prodotto e per rispetto a questi morti e a una tragedia enorme non userei mai un termine del genere. Io credo nel coronavirus, credo che bisogna mantenere una giusta distanza dal nostro vicino perché alitare addosso alle persone è scorretto sotto tutti i punti di vista".
Se sull'esistenza del virus e sulle misure di contenimento, Enrico Montesano non ha dubbi, qualche perplessità la esprime sulle mascherine: "Credo che le mascherine vadano portate nei luoghi chiusi, ma all’aperto non credo che ci proteggano dalle polveri sottili, dalle polveri d’amianto e dunque anche dal virus. Attraverso i tessuti passa tutto. Le mascherine sicure al 100% non ci farebbero neppure respirare.
In compenso quelle correnti ci fanno respirare la nostra anidride carbonica".Per Montesano, la mascherina non dev'essere indossata nei luoghi isolati, in riva al mare o nel parco: "È inutile e dannosa per i miei polmoni".
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