Cronache

I defibrillatori sono scarichi: anziano muore d'infarto

Un setttantenne di Perugia è morto dopo aver accusato un malore: nessuno dei due defibrillatori presenti nelle vicinanze si è rivelato funzionante e l'infermiere che lo ha soccorso non ha potuto salvarlo

Un defibrillatore
Un defibrillatore

Ha accusato un malore mentre era a cena, nell'ambito di una manifestazione organizzata dagli esercenti del quartiere. I soccorsi si sono però rivelati vani: nelle vicinanze si trovavano ben due defibrillatori, ma nessuno dei due ha funzionato a dovere in quanto non revisionati di recente. E così, un 70enne perugino ha perso la vita a causa di un infarto. Un dramma consumatosi nei giorni scorsi a Perugia, durante il momento conviviale che avrebbe dovuto concludere l'evento messo in piedi dai commercianti della frazione di Canneto.

Stando a quanto riportato dai media locali, l'uomo si trovava a tavola e stava mangiando in compagnia di alcuni amici, quando improvvisamente si è sentito male. Sul posto era già presente un infermiere che ha immediatamente provveduto a praticargli un massaggio cardiaco, mentre altri provvedevano ad avvisare il 118 e altri ancora si dirigevano rapidamente verso il defibrillatore più vicino, distante circa cento metri dalla piazza. La situazione appariva certamente non così facile da gestire, ma nemmeno così grave da far subito presagire il peggio. Sino alla prima doccia fredda: il soccorritore ha scoperto con orrore che l'apparecchio consegnatogli in fretta e furia non funzionava. L'ultima revisione risultava infatti essere stata effettuata nel 2017 e i cinque anni trascorsi senza ulteriori controlli avevano evidentemente reso inservibile lo strumento.

In un quadro sempre più concitato, un altro dei commensali si è ricordato della presenza di un secondo defibrillatore nella frazione di Colle Umberto, non troppo distante. E così è andato di corsa a prenderlo per affidarlo all'infermiere, ma sorprendentemente anche questa corsa si è rivelata inutile: non è stato possibile mettere in funzione nemmeno il secondo apparecchio, risultato ormai scarico esattamente come il primo. Ironia della sorte, la validità del precedente controllo manutentivo risultava scaduta solo il mese scorso.

E a quel punto, non c'è più stato niente da fare: l'anziano ha esalato l'ultimo respiro, sotto lo sguardo attonito e sgomento dei partecipanti alla rassegna. Un episodio che sta facendo discutere e che ha scosso un'intera regione, ponendo l'accento sulla sicurezza. Partendo dal quesito più ovvio, che tanti stando ponendosi da qualche ora: con due defibrillatori funzionanti come prevede la normativa, l'uomo oggi sarebbe ancora vivo? Non c'è la certezza assoluta di una risposta affermativa.

Chi ha assistito all'intera scena però, ha già chiesto una "stretta" sui controlli del resto degli apparecchi sparsi sul territorio.

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