Esondazioni nel Lecchese, la situazione resta critica

Coldiretti: "Animali e allevatori rimasti bloccati negli alpeggi, a causa della frana che ha bloccato la strada"

Esondazioni nel Lecchese, la situazione resta critica

Sono centinaia le mucche e le capre rimaste bloccate, insieme agli allevatori, negli alpeggi sopra Casargo, nel Lecchese, a seguito della frana che ieri ha invaso il paese.

Lo ha reso noto la Coldiretti Lombardia, spiegando che la strada che porta in quota è rimasta bloccata, per gli smottamenti provocati dalla bomba d'acqua che ieri si è abbattuta sul Lecchese. Così, gli allevatori non possono tornare a valle e devono rimanere negli alpeggi, insieme ai loro animali, alcuni dei quali risultano dispersi. Ma il maltempo ha provocato gravi dannianche alle piante e alla vegetazione: nel Comune di Dervio, il nubifragio ha distrutto un vivaio.

Ma non è la prima volta quest'anno che in Valsassina si assiste a un evento simile: la Coldiretti, infatti, ricorda come l'area sia stata "più volte al centro di forte maltempo che ha provocato danni a centri abitati, pascoli, coltivazioni e strade". Il nubifragio di ieri arriva dopo un mese bollente, che ha superato ogni record, facendo alzare di due gradi la media storica delle temperature.

La violenta perturbazione di ieri "fa salire a ben 540 il numero di tempeste, nubifragi, trombe d'aria e grandinate che nella pazza estate 2019 hanno provocato gravi danni nelle campagne e nelle città ma anche al turismo". Secondo la Coldiretti, si sta "verificando una tendenza alla tropicalizzazione che si evidenzia con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, grandine di maggiore dimensione, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo".

Tutte condizioni che compromettono le coltivazioni dei campi, con danni che hanno superato i 14 miliardi di euro negli ulrimi 10 anni.

Nel frattempo, i vigili del fuoco continuano il lavoro di messa in sicurezza a Casargo, dove il sindaco ha chiesto che il governo riconosca lo stato di calamità naturale.

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