Cronache

Gli esorcismi di padre Migliazzo L'esorcista più richiesto di Sicilia

Padre Migliazzo è stato seguito 3 anni da Federica Di Giacomo, un regista che ha realizzato un documentario sugli esorcismi dell'esorcista più richiesto di Sicilia

Gli esorcismi di padre Migliazzo L'esorcista più richiesto di Sicilia

Cataldo Migliazzo non è solo un padre francescano, bensì è anche l’esorcista più richiesto della Sicilia, in cui opera nella chiesa di Palermo. I suoi esorcismi lo hanno reso protagonista del documentario di Federica Di Giacomo 'Libera Nos' (titolo italiano "Liberami").

Le messe del prete siciliano

"Ci sono almeno sei impossessati fra di voi al momento", comicia così una delle tante messe di Migliazzo. Poi prosegue: "Parlo con te, Satana, Principe delle Tenebre. Ti maledico, ti caccio via dalla mia vita". Frasi che scatenano le più disparate reazioni: una donna grugnisce, un'altra sputa e si rotola a terra, un ragazzo piange come un bambino tra le braccia dei genitori. Non opera solo in chiesa padre Migliazzo: le messe si tengono anche in forma privata o in casa.

Le messe sono state filmata da una regista, la quale ha impegnato circa 3 anni per realizzare il documentario. Tempo speso anche a informarsi su un fenomeno sempre più in crescita. Al diavolo ci credono in pochi: "La gente va dallo psichiatra, dal mago, da altri curatori, e spende un sacco di soldi. Quando li ha finiti, si rivolge ai preti" afferma la Di Giacomo.

Il raccondo della regista

"E’ stata una specie di metafora per entrare nel problema contemporaneo della malattia al confine fra psiche e spirito, della ricerca ossessiva di un curatore. C’è il bisogno di tenersi sotto controllo ma non tutto è facile da curare. Le medicine possono farti sentire meglio ma non danno senso alle nostre vite, non colmano il vuoto quando sentiamo di aver perso qualcosa. Siamo soli e a questo dolore post-moderno si trovano varie soluzioni, compreso l’esorcismo", aveva dichiarato all'Hollywood Report.

Chiaramente non le persone che subiscono un esorcismo hanno problemi mentali: "Molte sono normalissime e a un certo punto esplodono. Non so se per loro esiste una categoria psicologica, la psicologia non può spiegare tutto. Ho visto cose molto strane, una specie di dissociazione, di alienazione. Lo la chiamano possessione. E’ qualcosa di non risolto che ha bisogno di uscire fuori".

Niente film o sceneggiatura: "L’horror è un’altra cosa. Qui parlo di realtà, di esseri umani, non di paranormale. Mi interessava capire i preti, nominati dai vescovi, preti spesso non preparati, che fanno cose giuste e cose sbagliate, da esseri umani appunto. E mi interessava l’umanità di queste persone che temono di dire alla società di sentirsi possedute ma nella chiesa, dove si sentono protette, si permettono di esplodere. Non sono cattolica ma rispetto la ricerca spirituale, il fatto che ci siano preti disposti ad ascoltare gli altri in qualsiasi momento.

E gratis", spiega la regista al Daily mail.

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