Espulso e tornato sul barcone: ecco chi è l'assassino di Terni

Rimpatriato, era tornato a bordo di un barcone. Aveva presentato la richiesta di soggiorno, ma era stata rigettata. Alfano: "Ancora in Italia perché aveva fatto ricorso"

Espulso e tornato sul barcone: ecco chi è l'assassino di Terni

"Adesso deve pagare fino in fondo per questo ignobile omicidio e deve pagare, nel momento stesso in cui entra in carcere, non uscendo più da lì". Ai microfoni di Radio24 il ministro dell’Interno Angelino Alfano fa la voce grossa mentre Terni e l'Italia intera piangono il 27enne David Raggi brutalmente sgozzato dal 29enne marocchino Amine Aassoul. "È questo - ha detto il titolare del Viminale - l’obiettivo di uno Stato che deve, nei limiti dello Stato di dirito, fare paura a chi fa cose ignobili e vergognose come quelle accadute questa notte". Peccato che l'assassino si trovi ancora in Italia nonostante il foglio di rimpatrio e una lunga serie di precedenti penali per furto aggravato, lesioni personali, calunnia, stupefacenti, danneggiamento, rissa, evasione e resistenza a pubblico ufficiale.

Amine Aassoul era arrivato a Terni nel 2007 dove aveva raggiunto la madre sposata con un uomo del posto. Dopo alcuni furti compiuti tra Porto Recanati, Fermo e Civitanova Marche gli era stato revocato il permesso di soggiorno e rimpatriato. Assoul era tornato in Italia nel maggio dell’anno scorso, sbarcando a Lampedusa. La sua richiesta di asilo politico era stata respinta a ottobre e la squadra volante di Terni gli aveva notificato la decisione.

Il marocchino aveva però fatto ricorso nei trenta giorni previsti ed era in attesa di una decisione in merito. "Ha fatto una richiesta d’asilo che è stata respinta e ha poi presentato ricorso - ha confermato Alfano - in attesa del pronunciamento non può esserci un provvedimento di espulsione".

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