E’ finito in manette l’autore seriale di estorsioni online a sfondo sessuale. L’uomo, un italiano di 43 anni, è stato tratto in arresto ieri a Duino, in provincia di Trieste, dalla Polizia postale e delle comunicazioni che ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere del Gip di Milano.
Il quarantatreenne è gravemente indiziato della commissione di 28 casi di accesso abusivo al sistema informativo e “sextortion” (letteralmente estorsione sessuale) online in danno di numerose vittime italiane (si parla di 400 vittime potenziali).
Le indagini sono state condotte per oltre un anno dal Compartimento Polizia postale e delle comunicazioni per la Lombardia.
L’uomo utilizzava profili social falsi, in particolare femminili, e sarebbe entrato in contatto con uomini tra i 30 e i 50 anni. L’arrestato studiava i profili delle vittime, gusti, abitudini, stili di vita e poi faceva leva sugli aspetti sessuali anche mediante l’invio di foto accattivanti con le quali in realtà inoculava il malware, un software dannoso, necessario per prendere possesso dei dispositivi informatici e trafugare file compromettenti.
Dietro minaccia della loro pubblicazione sarebbe riuscito a obbligare le vittime al pagamento di somme di denaro, dai 500 ai 3.000 euro, denaro che l’indagato spendeva immediatamente in viaggi lussuosi all’estero.
L’uomo è stato scoperto nonostante facesse uso di connessioni telematiche anonimizzate, movimentazione dei profili illeciti in conti accesi in diversi Paesi e l’utilizzo di wallet
Bitcoin. Il quaratatreenne era convinto di rimanere impunito tanto che nei messaggi alle vittime non mancava di sbeffeggiare la polizia. “Non temiamo la polizia postale e le loro indagini” scriveva.
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