Fa scorta di droga per Natale, ma per la Cassazione non è spaccio

La Cassazione ha ritenuto che un uomo che teneva in casa 22 grammi di cocaina e 2,80 di hashish lo facesse solo "per le scorte natalizie"

Fa scorta di droga per Natale, ma per la Cassazione non è spaccio

Ha fatto scorta di droga per le vacanze di Natale. Una quantità ingente ma per la Cassazione non si tratta di spaccio.

La storia arriva da La Spezia, dove una decina d'anni fa un uomo con precedenti per spaccio venne pizzicato con 2,80 grammi di hashish e 22 di cocaina. Non proprio uno scherzo. Eppure l'uomo si giustificò sppiegando che si trattava di “un approvvigionamento personale, in vista delle imminenti festività natalizie”.

Come a dire: durante le vacanze non riesco a procurarmela, faccio scorta per essere sicuro. Una spiegazione che non ha convinto né i giudici del tribunale né quelli di secondo grado, che l'hanno condannato a due anni di carcere e a una multa di 3mila euro.

Lo spezzino però non ha rinunciato a ricorrere in Cassazione e alla fine l'ha spuntata. I giudici del Palazzaccio hanno infatti ritenuto che pur essendo stato trovato in possesso di una quantità di droga superiore al consentito "la destinazione verosimile di almeno parte dello stupefacente era ad uso personale”. In casa, ha precisato, non aveva materiale deputato alla preparazione.".

Escludendo quindi la possibilità che si potesse parlare di spaccio.

Anche l'utilizzo del bilancino per preparare le dosi secondo gli ermellini serviva soprattutto per assicurarsi la precisione della quantità di droga e non per la vendita.

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