A petto nudo e completamente fuori controllo, ha creato scompiglio per le vie del centro di Faenza.
Il responsabile, un marocchino di 20 anni residente a Gorizia, è pertanto finito nel mirino dei carabinieri del nucleo operativo radiomobile di Faenza, che hanno raggiunto il posto dopo le segnalazioni ricevute da parte di numerosi cittadini allarmati.
Nonappena ha visto i militari, il magrebino si è subito dato alla fuga, arrivando a scavalcare la recinzione alta 2 metri di un'abitazione privata con lo scopo di trovare riparo all'interno del cortile della stessa. Un tentativo inutile, dato che due dei suoi inseguitori sono riusciti a raggiungerlo ed a sbarrargli la strada verso una nuova via di fuga già adocchiata dal nordafricano.
Uno degli uomini dell'Arma ha quindi cercato di far ragionare il 20enne il quale, in modo ingannevole, ha finto di collaborare prima di rivoltarsi contro di esso. Improvvisamente, infatti, lo straniero si è scagliato contro il carabiniere tentando di centrarlo con un pugno in pieno volto e dando vita ad una violenta colluttazione. Dopo essere riuscito a far cadere a terra il militare, il marocchino è corso verso l'inferriata e l'ha scavalcata per proseguire con la sua fuga.
Tornati a bordo della "gazzella", i militari si sono nuovamente messi sulle tracce del facinoroso, ricevendo preziose informazioni da parte dei passanti che lo avevano visto scappare verso il centro della città. Individuato nuovamente in via IV Novembre, dove aveva cercato riparo tra alcune auto in sosta, il 20enne è corso verso una vettura ferma al semaforo per tentare di introdursi al suo interno. Fortunatamente il conducente aveva chiuso gli sportelli con la sicura, per cui il piano del fuggitivo è andato in fumo.
Raggiunto dai carabinieri, che hanno cercato nuovamente di bloccarlo e di farlo salire a bordo dell'auto di servizio, il furioso nordafricano ha iniziato a divincolarsi ed a scalciare in loro direzione. Non è andata meglio neppure dopo l'arrivo sul posto di una pattuglia del Norm di Lugo, dato che il magrebino ha continuato a lottare in modo veemente anche contro 4 operatori. Ulteriori rinforzi sono arrivati anche dalla stazione di Borgo Urbecco. Forti di una netta superiorità numerica, ma ugualmente con grande fatica, i militari sono riusciti a farlo salire a bordo della "gazzella", ma anche qui lo straniero ha proseguito con le sue intemperanze, prendendo a calci il finestrino posteriore dell'auto.
In caserma la situazione non è migliorata, dato che il 20enne ha dapprima continuato a scalciare contro gli operatori e poi fornito loro false generalità durante le fasi di identificazione. Come se ciò non bastasse, ha addirittura cercato di corrompere uno dei suoi interlocutori: "300 euro e chiudiamo la faccenda", ha proposto.
Dopo aver visto respingere la sua offerta, il magrebino ha alzato la posta in palio, proponendo 500 euro ad un secondo militare nel caso in cui avesse coperto la sua fuga.
Finito dietro le sbarre del carcere di Ravenna in attesa di giudizio direttissimo, lo straniero è ora accusato di istigazione a corruzione, false dichiarazioni rese a pubblico ufficiale e resistenza aggravata e
lesioni a pubblico ufficiale.Due i carabinieri finiti all'ospedale di Faenza: uno ha ricevuto 7 giorni di prognosi a causa di un trauma policontusivo, l'altro 30 per la frattura di un dito della mano destra.
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