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Fertility Day: la campagna è costata più di 100 mila euro

Quella del Fertility Day è forse una delle campagne istituzionali che ha attirato, più di ogni altra, una valanga di polemiche: ecco quanto è costata

Fertility Day: la campagna è costata più di 100 mila euro

Quella del Fertility Day è forse una delle campagne istituzionali che ha attirato, più di ogni altra, una valanga di polemiche. I dubbi si sono subito palesati con il lancio del promo della campagna accompagnato da una donna con la clessidra in mano che afferma: "La bellezza non ha età, la fertilità sì". Nei primi giorni di settembre sui social erano esplose le proteste di molte donne che accusavano il Ministero di scarso ripetto dato che la situazione economica attuale spesso impedisce alle coppie di poter pensare ad un progetto di vita che possa prevedere un figlio. Poi a completare il quadro è arrivato l'opuscolo del Ministero che ha suscitato numerosissime polemiche soprattutto per la scelta delle foto che può dare l'idea di una discriminazione a danno di immigrati per la presenza di un ragazzo di colore nella copertina dell'opuscolo. Il ministro, Beatrice Lorenzin ha scelto di ritirare il libretto e di rimuovere il capo della comunicazione che si è occupato della realizzazione della campagna. Ma quanto è costata la promozione del Fertility Day? Il progetto presentato nel bando del Ministero della Salute prevede uno stanziamento di circa 113 mila euro. Gli obiettivi della campagna sono chiari: "Informare i cittadini sul ruolo della Fertilità nella loro vita, sulla sua durata e su come proteggerla evitando comportamenti che possano metterla a rischio; sviluppare nelle persone la conoscenza delle caratteristiche funzionali della loro fertilità per poterla usare scegliendo di avere un figlio consapevolmente ed autonomamente, operare un capovolgimento della mentalità corrente volto a rileggere la Fertilità come bisogno essenziale non solo della coppia ma dell’intera società, promuovendo un rinnovamento culturale in tema di procreazione".

Poi, sempre il ministero sul sito istituzionale chiedeva "un linguaggio che doveva suscitare empatia e far capire che la fertilità è una ricchezza da tutelare senza cadere in toni paternalistici, ma presentando la bellezza di poter un giorno diventare genitori come la cosa più bella peruna coppia e come parte del ciclo della vita". Viste le proteste forse questa "empatia" di fatto non c'è stata. Ma a finire nella bufera è stata anche un'agenzia di comunicazione di Milano, "Mediaticamente" che avrebbe curato la divulgazione della campagna. la società dopo le accuse ricevute sulla sua pagina Facebook ha spiegato il suo ruolo in questa vicenda: "La nostra società ha regolarmente partecipato ad un bando MEPA, a cui possono accedere tutti coloro che si iscrivono al portale https://www.acquistinretepa.it. Il bando prevedeva la comunicazione per 4 eventi a livello digitale. La campagna social del Fertility Day rientra nelle attività previste nell’ambito della procedura di gara MEPA aggiudicata alla Società Mediaticamente Srl per un importo complessivo di euro 28.120 avente ad oggetto “Servizio di event/campaign social management” per n.4 eventi del Ministero della Salute. Il primo evento realizzato e finanziato dal bando sopra citato si è svolto a Roma il 27 e 28 aprile ed é stato www.statigeneralidellaricercasanitaria.it. Per il secondo evento in programma il 22 settembre, Mediaticamente Srl, dopo aver recepito le linee guida e in collaborazione con il Ministero della Salute, ha effettuato la promozione digitale, di concerto con i referenti interni dello stesso. In particolare, la Società, ha realizzato la strategia di diffusione digitale, social, la divulgazione, l’apertura e la gestione di pagine e profili sui principali social network, il monitoraggio e l’analisi quali-quantitativa dell’opinione degli utenti, oltre alla parte multimediale, mentre non si é occupata né del logo né della scelta del nome dell'iniziativa. Qualsiasi diversa informazione apparsa in questi giorni sugli organi di stampa e sulla rete non corrisponde a quanto effettivamente avvenuto". Ma qualche scelta di Mediaticamente di certo è discutibile. Come ha sottolineato Lettera43 qualche settimana fa, l'idea di creare un game in cui uno spermatozoo e un ovulo devono scansare sigarette, siringhe e cocktail. Game poi rimosso ma rimasto comunque online garzie ad alcuni screenshot.

Insomma in questa vicenda del Fertility Day c'è uan sola certezza: il flop della campagna è costato ben 113mila euro.

fertility day game

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