Figli usati come oggetti sessuali. Così due coniugi di Bari sono stati arrestati al termine delle indagini avviate nel giugno dello scorso anno. Hanno costretto per anni i lori figli minori - di 5 e 9 anni - a compiere e subire atti sessuali, in concomitanza con la proiezione di film pornografici.
Secondo la ricostruzione delle autorità, gli abusi sono cominciati fin dai primi anni di vita dei figli. I bambini erano obbligati a masturbare il padre, mentre altre volte il 38enne infilava il suo pene nel loro retto e li costringeva al rapporto. Il tutto avveniva con il concorso morale della madre, 34 anni, che assisteva e non si attivava in alcun modo per porre fine alle violenze.
In altre occasioni, i figli sono stati invece obbligati a guardare la madre e il padre mentre compievano l'atto. I rapporti incestuosi avvenivano spesso in concomitanza con la proiezioni di film pornografici sullo sfondo, per rendere il tutto ancora più osceno e perverso.
Oltre a questi atti malati, i genitori hanno anche omesso di fornire ai ragazzini alcuni accudimenti fondamentali legati alla crescita. Il padre ha inoltre inculcato loro l'idea di esssere "oggetti" nelle sue mani arrivando a definirli "una sua proprietà".
Nel corso degli anni i ragazzini sono stati vittime di ripetute violenze, come minacce, schiaffi botte e altri maltrattamenti fisici costanti. L'uomo è stato rinchiuso in carcere, mentre alla moglie sono stati concessi gli arresti domiciliari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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