Con quasi 4mila miliardi di euro di ricchezza finanziaria, le famiglie italiane detengono uno degli stock di risparmio più alti al mondo. Un patrimonio importante da difendere e far crescere nel tempo in un contesto di mercato sempre più complesso.
Carlo Giausa, Direttore dei Servizi di investimento e Wealth Management, in questa intervista spiega le tendenze che stanno emergendo e l'approccio adottato con successo da Fineco nel Private banking.
Perché le famiglie si orientano sempre di più verso banche e reti con promotori finanziari?
«Innanzitutto i risparmiatori sono sempre più attenti alla qualità dell'offerta, hanno una maggior cultura finanziaria e vogliono una consulenza capace di rispondere a tutto tondo alle loro esigenze di gestione del patrimonio. La pianificazione finanziaria della clientela, inoltre, è un momento delicato e ha bisogno di un interlocutore che sia stabile nel tempo. Mai come negli ultimi anni, è sempre più sentita l'esigenza di avere obiettivi di investimento che coincidano con obiettivi di vita, piena chiarezza su profilo di rischio e orizzonte temporale e diventa fondamentale una strategia basata sulla diversificazione (per valuta, asset class, area geografica) dei propri investimenti».
Qual è il trend nel Private banking? Qual è la situazione dell'industria?
«Il settore si avvicina sempre più al modello americano, con la figura del Promotore Finanziario che anche in Italia si sta ritagliando il posizionamento professionale e sociale che da decenni il Financial Planner detiene negli Stati Uniti. A mio avviso un elemento fondamentale per la clientela di fascia alta è una consulenza sempre più globale, trasparente e personalizzata, un servizio a tutto tondo dove ormai l'espressione prodotto finanziario è sempre più in disuso. Questi clienti vogliono essere seguiti con soluzioni non standardizzate, basate su modelli di investimento solidi e di semplice fruizione».
Come si posiziona Fineco in questa evoluzione del Private Banking?
«In primo luogo abbiamo lanciato per primi un servizio di consulenza a parcella, pur mantenendo la piena libertà del cliente di scegliere modalità più tradizionali. Abbiamo poi introdotto una struttura di advisory che si caratterizza per trasparenza, eliminazione del conflitto di interesse tra promotore e cliente e ricerca delle migliori soluzioni personalizzate. Negli ultimi anni, Fineco ha registrato una crescita eccezionale della fascia alta dei clienti, sempre più interessati al nostro modello integrato, la combinazione di una piattaforma tecnologia di alto livello, con un grande network di Promotori finanziari. Questi clienti sono sicuramente attratti da un'offerta di strumenti finanziari completa e difficilmente comparabile con altre presenti sul mercato e dall'indipendenza di Fineco, ma soprattutto da servizi di consulenza tradizionale e a parcella, evoluti e professionali. A conferma di questo trend, in pochi anni siamo passati da 6,5 miliardi di euro di masse a 14,8 miliardi al 30 settembre. Un risultato che ci pone tra i primi player di questo segmento in Italia».
Come avete deciso di strutturare i vostri servizi di Wealth Management?
«Innanzitutto Fineco ha individuato all'interno della sua Rete di 2.500 Personal Advisor, i professionisti più qualificati, in grado di rappresentare il riferimento per la clientela di fascia alta.
Per tale segmento di clientela, FinecoBank ha sviluppato un programma completo di servizi di Wealth Management con l'obiettivo di fornire un'assistenza a tutto tondo del patrimonio. Un particolare focus è dedicato all'asset protection e alla pianificazione fiscale e successoria, temi di grande attualità soprattutto per i nostri clienti imprenditori».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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