Firenze, i due carabinieri dal pm militare: ecco le accuse

Le accuse della procura militare contro i due carabinieri accusati di stupro a Firenze. Probabile la loro condanna. Già sentiti anche gli altri militari intervenuti al "Flò"

Firenze, i due carabinieri dal pm militare: ecco le accuse

Continua l'opera della procura civile e di quella militare per definire i particolari di quanto successo a Firenze, dove due carabinieri sono accusati di aver adescato e stuprato due giovani studentesse americane. I giudici stanno procedendo su due binari separati: da una parte il processo penale, che deve definire se ci sia stata o meno una violenza sessuale; dall'altra il processo militare, che dovrà decidere la pena per i due carabinieri accusati di peculato e mancata consegna.

I due militari sono stati ascoltati dai pm coordinati dal procuratore capo Marco De Paolis. In realtà è probabile che i due carabinieri vengano condannati: loro stessi infatti hanno ammesso di aver fatto sesso (o di "essersi fatti trascinare dalla situazione") con le due ragazze e di averle accompagnate a casa. Inoltre ci sono i filmati che mostrano la gazzella abbandonata per circa 20 minuti in strada.

Secondo quanto scrive il Tempo, di fronte alla procura militare uno dei due imputati si è avvalso della facoltà di non rispondere: si tratta di Pietro Costa, 32 anni, il più giovane della pattuglia. L'altro, invece, avrebbe risposto alle domande del sostituto procuratore, Antonella Masala, negando la violenza e sostenendo si sia trattato di un normale rapporto sessuale consenziente. Cosa che, comunque, non lo salverà dalle accuse della procura militare, che non indaga sullo stupro ma sulle mancate consegne negli ordini di servizio.

Nei giorni prossimi, comunque, i pm in divisa dovrebbero ascoltare le due ragazze, anche se

probabilmente con una videoconferenza. Mentre la procura civile attende di sapere i risultati delle analisi biologiche e degli alcol test definitivi sulle ragazze. Se erano davvero ubriache, per i militari si mette davvero male.

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