Firenze, linea dura di Nardella: spruzzi d'acqua contro i bivacchi

A Firenze è scattato il piano del sindaco Nardella: marciapiedi bagnati all'ora di pranzo, per evitare i bivacchi dei turisti nei sagrati delle chiese e nelle zone più affollate del centro. Ma a qualcuno la mossa non piace

Firenze, linea dura di Nardella: spruzzi d'acqua contro i bivacchi

Ogni anno le città d'arte si trovano a dover fronteggiare, specie d'estate, un problema di non poco conto: i bivacchi dei turisti sui marciapiedi, sui sagrati delle chiese e nei luoghi più disparati. A Firenze hanno deciso di correre ai ripari utilizzando l'acqua. L'idea è del sindaco, Dario Nardella, che ne ha parlato con l'azienda che si occupa della raccolta dei rifiuti. I marciapiedi saranno fradici, puliti e bagnati all'ora del pranzo, così da evitare i bivacchi e soprattutto la sporcizia che ne deriva, perché quasi sempre dopo lo spuntino restano i rifiuti.

"Passeremo nelle ore di pranzo sia sulle gradinate delle chiese che sui marciapiedi delle strade dove ci sono più alimentari, per bagnare e pulire i marciapiedi", ha detto il sindaco dai microfoni di Lady Radio. "Se il turista vorrà sedersi si bagnerà, anche se forse avremo qualche turista in meno a bivaccare sui marciapiedi".

Stamani nel capoluogo toscano è scattata l'operazione acqua. Prima i vigili urbani hanno avvertito i turisti, facendoli alzare. Poi è entrata in azione l'autobotte dell'azienda dei rifiuti, con la lancia d'acqua che ha bagnato i gradini di Santa Croce, uno dei luohi più affollati e insozzati dai turisti. Molti hanno reagito incuriositi, altri si sono infastiditi e hanno filmato la scena, postando foto e video sui social network. Qualcuno, con una punta d'ironia, ha osservato: e quando l'acqua si asciugherà, specie in giornate come queste particolarmente calde, cosa succede? Ci pensano i vigili a far sgomberare i turisti. A meno che non ripassi l'autobotte.

Al solito, l'importante p non esagerare, né da una parte né dall'altra. In molti paesi, all'estero, il bivacco disordinato non è ammesso, e le forze dell'ordine intervengono appena notano che qualcuno contravviene al divieto. Ci sono, però, molti spazi attrezzati per la sosta, dove uno si può riposare e rinfrescare, senza per forza dover entrare in un bar e pagare per mettersi a sedere. Giusto che i turisti si possano riposare. Ma è altrettanto giusto che chi amministra una città faccia il possibile per mantenerla in ordine e non costantemente sporca.

Dopo la basilica di Santa Croce vengono annacquati i gradoni anche davanti alla basilica di Santo Spirito. Poi si passerà ad altri punti nevralgici, come il sagrato del duomo, anche se quest'ultimo dalla 10 alle 17 è tenuto sotto controllo dalle guardie giurate. Stesso trattamento alla chiesa di Santa Maria Novella, vicina alla stazione, e in altri angoli molto affollati della città.

Ma chi si vuol risposare cosa farà? Panchine ce ne sono, fanno sapere dal Comune. Il problema, poi, non sono le persone che si siedono ma quelle che "bivaccano", cioè consumano pasti, bevono e solitamente non lasciano pulito. Vedremo se la battaglia dell'acqua produrrà apprezzabili risultati.

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