Mega rissa a Firenze, dove, a breve distanza da Santa Maria Novella, tre marocchini si sono affrontati usando qualsiasi oggetto capitasse loro per mano.
Sono stati alcuni residenti ed alcuni passanti a dare l’allarme alle forze dell’ordine intorno alle 23, quando gli stranieri hanno dato inizio al violento spettacolo in via della Scala. Nel fuggi fuggi generale di chi, per evitare di rimaner coinvolto, tentava di allontanarsi il più in fretta possibile dalla zona, i tre facinorosi hanno iniziato a darsele di santa ragione usando pietre, cinture di pelle ed addirittura il sellino di una bicicletta. Nella colluttazione, conseguenza di un’accesa lite nata tra gli extracomunitari all’altezza di un minimarket, è rimasto danneggiato un veicolo posteggiato, oltre ai tavolini del ristorante “La grotta di Leo”, buttati per terra con tutte le suppellettili annesse.
I carabinieri sono giunti sul posto ed in breve hanno individuato i tre facinorosi, uno coperto di sangue per una ferita alla testa con due pietre in mano, un secondo, anch’esso sanguinante, armato con il sellino di una bicicletta e l’ultimo con una cintura di pelle. I militari sono riusciti a separare gli stranieri ed a bloccarli, non senza qualche difficoltà, dopo di che hanno sollecitato l’intervento del 118 per soccorrere i feriti.
Quello a trovarsi in condizioni peggiori, con una brutta ferita alla testa, è un irregolare di 27 anni, trasportato all’ospedale Careggi di Firenze dove si trova tuttora piantonato. Anche gli altri due coinvolti, un altro 27enne ed un 31enne, sono finiti al pronto soccorso a causa di un trauma cranico: dimessi, è stata loro assegnata rispettivamente una prognosi di 7 e 10 giorni. Uno dei due è in possesso di un permesso di 90 giorni valido per tutta lo spazio Schengen, rilasciato dalle autorità olandesi, l’altro è in attesa di un rinnovo.
I tre facinorosi, senza fissa dimora, hanno dei precedenti per spaccio, ed è probabilmente il loro business il motivo che ha portato all’originarsi della violenta rissa.
Ovviamente i marocchini hanno negato dinanzi agli inquirenti questa versione, riferendo come causa del litigio semplicemente degli insulti volati tra di loro.Fatto sta che il giudice, dopo aver inizialmente convalidato il loro arresto, ha determinato l’immediata scarcerazione, imponendo tuttavia il divieto di dimora nel Comune di Firenze.
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