Cronache

Firenze, immigrato aggredisce gli agenti

Al momento dell’identificazione si è scoperto che il magrebino aveva precedenti per spaccio, che non era in possesso di regolare permesso di soggiorno e che aveva divieto di dimora nel comune di Firenze

Firenze, immigrato aggredisce gli agenti

Episodio di aggressione da parte di un 30enne tunisino all’interno di una farmacia di Firenze.

Verso mezzogiorno, l’uomo faceva la sua comparsa all’interno del negozio, in cerca di medicine contro l’epilessia. Per poter ottenere il farmaco, tuttavia, era necessario presentare anche una ricetta con prescrizione medica, di cui lo straniero non era in possesso. Dinanzi al rifiuto a cedere il medicinale da parte della farmacista, il tunisino ha inscenato una protesta, sedendosi al centro del negozio e minacciando che non si sarebbe spostato di lì fino a che non avesse ricevuto quanto richiesto.

È stato necessario pertanto ricorrere all’intervento della polizia, che è riuscita a far desistere l’uomo ed a farlo andare via col consiglio di rivolgersi ad un ospedale per ottenere il farmaco. L’allontanamento dell’extracomunitario era solo una messinscena per far ritorno all’interno della medesima farmacia, stavolta, però, con la compagnia di un connazionale. La posizione della farmacista non cambia ugualmente, il rifiuto a cedere il farmaco è insindacabile senza ricetta medica.

Di fronte alla nuova respinta delle sue richieste, l’algerino minaccia la donna, promettendole che sarebbe tornato a sfregiarla. Segue una nuova telefonata alla polizia, ma stavolta il magrebino non ha alcuna intenzione di incontrare gli agenti, per cui si dà alla fuga seguito dal compare. La farmacista, per nulla intimorita ed anzi intenzionata a chiudere la faccenda senza dover vivere con la paura di un eventuale ritorno del tunisino nel suo negozio, si getta al suo inseguimento. La fuga si interrompe, però, in piazza Ciompi, dove gli agenti lo intercettano. A questo punto l’africano, sentendosi braccato, ha sfogato la sua ira dapprima dando violente testate contro un muro e successivamente aggredendo con calci i poliziotti.

Nulla è però servito ad evitare il suo arresto, con l’accusa di minacce e di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. A queste si aggiunge anche la contestazine del reato di ricettazione, essendo stato trovato l’uomo in possesso di un cellulare rubato ad una turista.

Se ciò non bastasse, ad aggravare ulteriormente la sua posizione, il fatto che fosse sprovvisto di permesso di soggiorno, che avesse dei precedenti per spaccio ed infine che avesse già subìto in passato un provvedimento di divieto di dimora presso il comune del capoluogo toscano.

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