Non è una novità che i social network siano pieni zeppi di account finti. È però una novità il fatto che qualcuno abbia pensato di fare un documentario su Instagram a trecentosessanta gradi, indagando appunto sui fake che popolano il social network - dominandolo e arricchendosi in popolarità e nel portafoglio - e diffondendolo beffardamente proprio su Instagram.
Già, ci ha pensato l’emittente radio-televisiva pubblica olandese Vpro che ha ideato, realizzato e dunque prodotto #Follow me. Un social-docu-film che vede protagonista il documentarista Nicolaas Veul, che si getta a capofitto nell'economia senza legge di Instagram (forte di un miliardo di utenti attivi…), tra algoritmi, bot, fake account, finta popolarità e vere e proprie truffe.
Ecco, una nota a margine. Per chi non lo sapesse i bot – e cerchiamo di spiegarlo nel modo più semplice possibile – sono dei software che consentono di mettere molti like e commenti e di seguire persone in modo automatizzato sul social network nel quale vengono installati. Il fine è sempre quello: guadagnare in visibilità sulla piattaforma, così da una garantirsi una (potenziale) entrata di danari.
#Follow me smaschera Instagram
Cinquanta minuti scarsi di girato in cui ci si prova a raccapezzare nel ginepraio di "follow-to-follow", "like for like" e altre diavolerie, che ha avuto enorme successo nei Paese Bassi e che ora si appresa ad ottenere il medesimo risultato un po' ovunque. In primis proprio sul social network protagonista e teatro del film-inchiesta (oltre che su YouTube).
Al documentario ha partecipato anche Sara Melotti, fotografa e blogger italiana (che avevamo allora intervistato), autrice due anni fa del premonitore
"Instagram ha creato un mostro", articolo diventato virale dove per prima denunciava tutti i retroscena più fraudolenti di Instagram e del "fantastico" mondo degli influencer. Che tanto "fantastico", per l'appunto, non è.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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