Cronache

Forlì, muore a 113 anni la donna più anziana d'Italia

I ricercatori dell'università di Bologna decidono di studiare il suo dna: importanti i fattori genetici e ambientali. Secondo l'Istat, l'Italia è uno dei paesi più longevi d'Europa. A vivere di più sono le donne, gli uomini sono più longevi se in coppia

Forlì, muore a 113 anni la donna più anziana d'Italia

È morta, a 113 anni, la donna più anziana d'Italia. Si tratta di Anna Benericetti, nata il 22 marzo 1906 a Brisighella, in provincia di Ravenna. Viveva a Forlì e aveva dedicato la sua vita al lavoro nei campi, oltre ad aver avuto tre figli. Viveva circondata dell'affetto dei cari e ogni suo compleanno, come si legge sul "NuovoQuotidianodiPuglia" era un evento.
Anna, emblema della longevità, è anche oggetto di studio presso l'Università di Bologna. Gli esperti, infatti, hanno deciso di mettere sotto la lente di ingrandimento il segreto dell'elisir di lunga vita della signora Benericetti.
Gli studiosi hanno un obiettivo preciso: scoprire se la longevità dipende dai fattori genetici o se è frutto di una sana alimentazione e di un corretto stile di vita.

Il caso di Anna è stato studiato dall’équipe del Laboratorio di Immunologia, genetica ed epigenetica dell’invecchiamento umano, come si legge sul "Corriere di Bologna". Nel laboratorio sono stati eseguiti due esami sul dna di Anna estrapolato da un campione di sangue. Secondo gli esiti degli esami eseguiti finora, come dichiara il professor Stefano Salvioli al Corriere di Bologna, "ci sembra che gli ultracentenari presentino le stesse caratteristiche derivate da fattori genetici e ambientali pur senza aver seguito una dieta povera di calorie che favorisce standard alti in fatto di salute." Certo, come sottolinea ancora Salvioli, non è solo la dieta il segreto di una vita lunga.

Anna Benericetti non è l'unico esempio di longevità. Secondo i dati Istat, infatti, in Italia ci sono oltre 2 milioni di persone con più di 85 anni. Questo ha fatto sì che il Belpaese sia uno degli Stati più longevi in Europa. È quanto emerge dall'analisi di Uecoop, l'Unione europea delle cooperative, su dati Istat 2019 in occasione dell'ultimo rapporto 'Centenari d'Italia' con 14.456 persone che hanno oltrepassato il secolo di vita. Se da una parte la maggiore longevità della popolazione è sicuramente una buona notizia - come afferma Uecoop in una nota - dall'altra impone un continuo miglioramento dei servizi di welfare e di sostegno che vedono già impegnati in prima linea 350mila operatori di cooperative sociali e di assistenza che seguono 7 milioni di famiglie affiancando i servizi pubblici.
La maggior parte dei centenari, spiega ancora l'Istat, risiede nel Nord Italia.

Ad essere più longeve sono le donne, mentre gli uomini hanno una probabilità più alta di vivere se sono in coppia.

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