Cronache

Dalla Francia alla Sicilia con una Renault 4 gialla: svelato il mistero

A bordo dell'auto, tre artisti di strada, che non hanno un'abitazione. Andavano a casa di un amico, per passare la quarantena

Dalla Francia alla Sicilia con una Renault 4 gialla: svelato il mistero

In Italia, il coronavirus ha costretto al blocco degli spostamenti. Nessuno, da Nord a Sud, può circolare nel Paese, se non per situazioni di necessità, lavoro o salute. Eppure, una Renault 4 gialla, con la targa francese, percorreva le strade della Penisola, carica di bagagli. Ma ora, il mistero è stato risolto, e il motivo del viaggio è stato spiegato dagli occupanti dell'auto.

Sui social erano comparse numerose segnalazioni di chi, con foto e video, documentava la presenza dell'auto sulle strade italiane, che si notava facilmente, visti i pochi mezzi in viaggio in questi giorni. Il primo avvistamento risale al 28 marzo, quando un camionista l'aveva incrociata sulla Salerno Reggio Calabria, e il giorno dopo la Renault era stata fermata per dei controlli generici. Poi aveva proseguito per la sua strada e il 22 marzo era stata rivista a Villa San Giovanni. Alle 22.30 dello stesso giorno, la Renault gialla era stata fotografata a bordo del traghetto, controllato dal presidente della Regione Nello Musumeci. Numerose le polemiche legate agli avvistamenti, in un periodo di emergenza e di regole ferree sugli spostamenti.

E oggi, a svelare il motivo del viaggio, ci hanno pensato gli stessi occupanti dell'auto, con un video condiviso sui social. La destinazione finale della Renault è Aci Trezza, nel comune di Aci Castello, in provincia di Catania. Un cittadino argentino racconta che a bordo dell'auto c'erano tre 40enni suoi amici, insieme a lui nel video. Si tratta, spiega l'uomo, di artisti di strada, che non hanno una dimora fissa e vivono in auto. I 40enni hanno origine francese e da 4 mesi vivono a Napoli ma, per rispettare la misura della quarantena, avevano deciso di chiedere ospitalità agli amici in Sicilia e si sono messi in viaggio.

Prima, però, sono stati contrallati: il tampone per individuare la presenza del nuovo coronavirus ha dato esito negativo. A quel punto, si sono messi in marcia, muniti della certificazione della protezione civile, e hanno preso il traghetto per la Sicilia. Nel corso del loro spostamento, secondo quanto racconta l'amico argentino che fa da interprete ai francesi, sono stati fermati dalla polizia, che li ha lasciati passare, riconoscendo una situazione di necessità. "Ora però sono in difficoltà- spiega l'amico nel video- anche loro come tutti coloro che lavorano in strada, sono fermi, non possono guadagnare.

Ci affidiamo alla solidarietà degli italiani".

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