Cronache

"Frequenti i potenti, vieni tra gli umili": scintille Santoro-Jebreal

Il giornalista ha replicato con toni avvelenati all'ex collaboratrice, che lo aveva accusato di giustificare il presidente russo. Poi è tornato ad attaccare gli Usa: "Vogliono schiacciare Putin"

"Frequenti i potenti, vieni tra gli umili": scintille Santoro-Jebreal

Lo schiaffo dell'ex "pupilla", Michele Santoro lo aveva ricevuto nei giorni scorsi, durante una sua ospitata a Piazzapulita. Mentre in tv puntava il dito contro Joe Biden per la guerra in Ucraina, la collega d'un tempo Rula Jebreal lo aveva infatti bacchettato sui social. "Mi rattrista ascoltare Santoro che giustifica un dittatore sanguinario", aveva tuonato la giornalista palestinese, lamentando una mancata condanna nei confronti di Putin. Parole che avevano segnato uno strappo tra l'ex mattatore di Annozero e la sua fidata collaboratrice d'un tempo. A quel plateale rimbrotto, il conduttore salernitano ha risposto - sempre in tv - con toni avvelenati.

Lo ha fatto ieri sera su La7, ospite del programma di Massimo Giletti. A quest'ultimo, che gli chiedeva se le parole dell'ex collaboratrice lo avessero ferito, Santoro ha risposto sferrando una zampata. "Ho grande stima di Rula, tanto più che lei frequenta tanti potenti nel mondo", ha affermato Michele. E ancora, sempre in riferimento alla collega e alle sue autorevoli amicizie: "Forse qualche volta dovrebbe venire, come me, anche tra quelli che potenti non sono, per esempio quelli che hanno fatto la marcia Perugia-Assisi...", evento tenutosi in Umbria il 24 aprile scorso. Rimarcando il fatto di aver preso parte a quella manifestazione, l'ex conduttore ha quindi rispedito le accuse della Jebreal al mittente. Non senza un'ulteriore stoccata.

"Il più alto numero di persone solidali con gli ucraini era lì, in quella marcia. Parliamo di persone normali, umili, che non hanno tutti i soldi delle persone che frequenta Rula. Va bene?", ha incalzato Santoro, che poi è tornato a difendersi. "Io non riesco più a dormire la notte da quando è scoppiata questa guerra, quindi l'idea che io possa essere a favore dell'intervento di Putin è una pura follia", ha proseguito. Su La7 il giornalista ha anche chiamato in causa il presidente ucraino Zelensky in riferimento alle cause del conflitto.

"Un anno prima dell'invasione di Putin, Zelensky aveva detto con un decreto che il compito dell'Ucraina era riconquitare la Crimea. E sette giorni prima dell'intervento di Putin era stato ribadito che gli ucraini erano contrari all'applicazione degli accordi di Minsk", ha sostenuto Santoro, chiedendo di soffermarsi su questi aspetti invece di "parlare sempre del sanguinario". Altra indiretta stilettata alla Jebreal, che aveva usato proprio quella definizione in riferimento al presidente russo.

Nonostante la strigliata dell'ex collega, il giornalista sempre ieri aveva ribadito la propria posizione anti-americana sulla guerra. "Gli Stati Uniti vogliono arrivare alla vittoria, schiacciando Putin.

Per arrivare a ciò, ci sarà la distruzione dell'Ucraina", aveva sentenziato in tv l'ex teletribuno.

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