FROST & SULLIVAN

Mobilità intelligente e nuovi modelli di business correlati: sono i temi che saranno sviluppati, domani e il 2 luglio a Londra, durante l'annuale edizione di «Intelligent Mobility: Future Business Models in Connected and Automated Mobility», organizzata da Frost & Sullivan. L'evento punta a colmare il divario tra i diversi soggetti interessati nel settore: da una parte le autorità dei trasporti, che insistono sull'obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio e sulla creazione di sistemi più sicuri per i pendolari; dall'altra i produttori automobilistici, interessati a sviluppare nuovi veicoli sempre più ecologici e sicuri. Con il concetto di mobilità intelligente F&S suggerisce la possibilità di definire una comune tabella di marcia che aiuti a ridurre la congestione del traffico fino al 30%, a diminuire le emissioni di carbonio e ottimizzare i tempi di viaggio con un margine addirittura del 60%. «Il problema principale che dobbiamo tuttora affrontare è la congestione del traffico.

Sempre più veicoli affollano le strade, che sono state costruite con in mente una piccola frazione dei veicoli oggi in circolazione – evidenzia Sarwant Singh, senior partner e global practice director – ma anche se la maggior parte delle case produttrici dispone di team dedicati per ognuno dei settori principali, come ad esempio l'automazione dei veicoli, la guida cooperativa (comunicazione V2X), i servizi per la mobilità o i trasporti ecosostenibili per pendolari, ciascuno di questi team lavora sulla propria soluzione per combattere il problema, invece di unire gli sforzi».

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