Cronache

Fuksas vuole le moschee per il "custode marocchino"

L'archistar sbraita per avere le moschee ma l'unico esempio che riesce a portare è quello del "custode marocchino della mia casa di campagna"

Fuksas vuole le moschee per il "custode marocchino"

L'archistar Massimiliano Fuksas scende in trincea nella battaglia per la libertà di culto e qual è l'esempio che riesce a portare di uno straniero bisognoso di integrazione?

Il custode marocchino della sua casa di campagna. Nel corso di una puntata di Agorà, su Rai3, l'architetto romano si è scontrato col leader del Carroccio Matteo Salvini sull'opportunità di costruire nuove moschee in Italia. Un confronto franco, tra posizioni rispettabili.

Ma ad un certo punto Fuksas cita l'esempio del guardiano della casa di campagna, " a cui affido la cura sulla nostra famiglia". E Salvini non ci vede più: "Ma lei davvero chiede di costruire le moschee per via del suo custode?"

All'architetto salta la mosca al naso e risponde coprendo il segretario leghista di insulti: "Salvini ha un cervello microscopico che non gli permette di capire che le moschee sono luoghi di culto".

Un episodio che richiama alla mente un tweet dell'ex ministro Giovanna Melandri che nel 2014, quando infuriava la crisi ucraina, aveva pensato bene di scrivere: "La mia colf sogna l'Europa".

Testimonianza lampante di come molta sinistra ami difendere a parole i diritti di quei deboli che conosce solo come dipendenti.

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