La tragedia del Mottarone

Mottarone, scarcerò i tre indagati: silurata la gip garantista

A Verbania esonerata la gip che aveva liberato Nerini, Perocchio e Tadini. Lo scoop del sito nicolaporro.it: fascicolo assegnato ad un altro giudice

Mottarone, scarcerò i tre indagati: silurata la gip garantista

Colpo di scena a Verbania: la Gip che ha scarcerato i tre indagati della strage della funivia al Mottarone è stata esonerata e non si occuperà più dello scottante fascicolo d'indagine sulla tragedia costata la vita a 14 persone. A lanciare la notizia bomba è il sito nicolaporro.it (leggi qui), che rivela in esclusiva la decisione del presidente del Tribunale di Verbania nei confronti di Danatella Banci.

La faccenda può apparire di secondo piano, quasi una bega interna alla procura. E invece ha una rilevanza pubblica non di poco conto. La Gip infatti aveva preso una decisione corretta dal punto di vista giuridico, ma scomoda in un Paese abituato a condannare gli indagati prima della celebrazione del processo. I fatti sono noti. Il pm aveva arrestato tre persone, di cui uno reo confesso per aver manomesso i freni della cabina, e li aveva fatti rinchiudere in galera. Si chiama carcerazione preventiva, che in Italia però è prevista solo per gravi motivi e nel caso in cui vi sia il rischio che i presunti colpevoli possano fuggire, reiterare il reato o inquinare le prove. Per Donatella Banci i tre indagati, Luigi Nerini, Enrico Perocchio e Gabriele Tadini, non meritavano di stare dietro le sbarre, almeno finché non vi sarà una condanna. La Gip infatti si è letta le carte e ha ritenuto che l'arresto fosse stato eseguito "al di fuori dei casi previsti dalla legge”. A carico di Perrocchio e Nerini vi era una "totale mancanza di indizi", molte delle accuse si basavano su "mere, anche suggestive supposizioni". E non vi era "alcun elemento" per immaginare un pericolo di allontanamento. Per questo i due sono stati scarcerati, mentre il reo confesso Tadini è finito ai domiciliari. Dove attenderà l'eventuale processo.

"Quante volte avete sentito che ad un giudice si toglie un fascicolo specifico e per di più così importante? - scrive Nicola Porro sul suo sito - E che giudice, la signora è anche presidente della sezione penale del medesimo tribunale. E senza mai un’ombra sul suo operato". La decisione del Tribunale avrà ovviamente effetti immediati: porterà i faldoni del caso funivia sul tavolo di un altro magistrato.

Per la precisione - rivela il sito di Porro - il fascicolo verrà affidato ad un giudice "che la stessa Banci dal primo febbraio aveva esonerato per i suoi ritardi, ritenuti cronici, nella redazione delle sentenze".

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