Cronache

Furto sul treno, senegalese incastrato dallo squillo del cellulare

Dopo aver rubato il telefono, lo straniero era convinto di averla fatta franca, tanto da restarsene seduto tranquillamente al proprio posto a breve distanza dalla vittima. Chiamati dal capotreno, gli agenti della Polfer hanno fatto squillare il dispositivo, cogliendo sul fatto il giovane africano

Furto sul treno, senegalese incastrato dallo squillo del cellulare

L'emergenza Coronavirus non ha certo posto fine agli episodi di furto e di violenza a bordo dei mezzi pubblici, dove adesso i criminali possono addirittura agire sfruttando a loro vantaggio il drastico calo del numero dei passeggeri. Arriva da Barletta la notizia dell'ennesimo caso di scippo avvenuto all'interno di un treno regionale e commesso da un cittadino straniero che, pur di guadagnarsi una via di fuga, non ha esitato a spintonare i rappresentanti delle forze dell'ordine, intervenuti dopo aver ricevuto la segnalazione del capotreno.

I fatti, secondo quanto riferito dai quotidiani locali che hanno riportato la notizia, si sono verificati durante il pomeriggio dello scorso sabato 21 marzo, a bordo del convoglio regionale in servizio lungo la tratta Foggia-Bari. Tutto, stando al racconto fornito dagli inquirenti, ha avuto inizio quando uno dei passeggeri si è accorto di non avere più con sé il cellulare, che aveva utilizzato fino a pochi minuti prima. L'uomo ha subito cominciato a cercarlo per tutto il vagone ma, non riuscendo a trovarlo, si è deciso infine a chiedere aiuto al capotreno, a cui ha spiegato la situazione. È stato a questo punto che l'operatore di Trenitalia ha scelto di contattare le forze dell'ordine.

Saliti a bordo alla stazione di Barletta, gli uomini della polizia ferroviaria hanno raggiunto il passeggero per ascoltare il suo racconto. Parlando ai poliziotti, l'uomo ha spiegato di aver utilizzato il dispositivo elettronico per una buona parte del viaggio, appoggiandolo poi sul sedile vicino al proprio, così da poterlo riprendere subito in caso di necessità. Il telefono, però, era improvvisamente scomparso, e non si trovava neppure per terra o nello spazio tra i due sedili.

Gli agenti hanno fatto quindi squillare il telefono, nella speranza di riuscire a ritrovarlo, e subito la suoneria è riecheggiata all'interno del vagone. Il suono proveniva dalla tasca dei pantaloni di un giovane di colore, che fino a quel momento se ne era rimasto tranquillamente seduto al proprio posto, a breve distanza da quello occupato dalla vittima.

Colto sul fatto, lo straniero si è alzato per darsi immediatamente alla fuga, ma è stato bloccato dagli agenti. Deciso a farla franca, li ha spintonati con forza, tentando di divincolarsi in ogni modo, ma è stato infine immobilizzato e ridotto in manette. Il cellulare è stato quindi recuperato e restituito al legittimo proprietario, mentre lo straniero è stato accompagnato in centrale. Sottoposto a controlli, è risultato un giovane senegalese con alle spalle diversi precedenti per furto. Nei suoi confronti il questore di Lecce aveva tra l'altro già emesso un ordine di allontanamento datato 12 settembre 2019.

Accusato di furto aggravato e di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, l'africano si trova dietro le sbarre del carcere di Trani, in attesa di giudizio.

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