Dal prossimo settembre, con la riapertura degli istituti, gli scuolabus in attività nella città di Genova potrebbero rimanere chiuse nelle autorimesse. La giunta comunale e la Cooperativa Radio Taxi del capoluogo ligure - scrive il quotidiano La Stampa - stanno valutando la sostituzione del classico sistema di trasporti per gli scolari di elementari e medie con i taxi.
La ragione di questa iniziativa è presto detta. La spiega Stefano Benassi, presidente della cooperativa dei tassisti, che ricorda la conformazione particolare della città e che "le zone collinari di Genova, che i mezzi pubblici non riescono a coprire per intero, sono le aree dove la domanda è più forte".
Le tariffe su cui si sta ragionando vanno dai tre agli otto euro, a seconda della tratta da coprire. Comunque troppo per le famiglie degli scolari, tanto è vero che le polemiche non mancano.
Risponde ancora Benassi: "Bisognerà radunare i ragazzini di una stessa zona, così da dividere il prezzo della corsa", dice, vedendo nella soluzione dello "scuola-taxi" anche un modo per decongestionare le strade della città.Un servizio simile a quello che si sta valutando se avviare, conclude il quotidiano torinese, era stato avviato oltre vent'anni fa, per aiutare le famiglie indigenti e con contributi comunali sostanziosi.
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