Cronache

Giletti, La7 e la Rai: cosa cambia (e cosa no) in tv

Niente rivoluzione per Carlo Fuortes in Rai, dove saranno pochi i cambiamenti nei prossimi mesi, mentre Cairo ha convinto Giletti a restare a La7

Giletti, La7 e la Rai: cosa cambia (e cosa no) in tv

Da questa mattina circola l'indiscrezione di un possibile passaggio di Massimo Giletti dalla domenica sera al mercoledì, nella medesima fascia oraria con il suo Non è l'Arena. Come riporta Marco Antonellis su Tpi.it, il passaggio sarebbe stato fortemente voluto dal conduttore e giornalista. Una mossa per smarcarsi dalla concorrenza di Fabio Fazio che, nel corso dell'ultima stagione su Rai3, ha avuto una media share di quasi l'11%. Dopo alcune settimane di voci di corridoio e di dubbi sul suo futuro, quindi, Massimo Giletti ha sciolto le riserve sul contratto, rinnovando ancora una volta con La7, rete televisiva di Urbano Cairo.

Nel complicato scacchiere dei palinsesti televisivi, la domenica sera è da sempre uno degli slot più complessi. Rai1, da diversi anni, ha fidelizzato il suo pubblico con le fiction, capaci di superare anche il 30% di share, mentre Rai3 è ormai la roccaforte domenicale di Fabio Fazio e dei suoi ospiti internazionali (ricordiamo, solo per citarne uno, Barack Obama nel corso dell'ultima stagione). Canale5, invece, da quest'anno proverà con l'intrattenimento. Ci sono poi le partite del campionato di calcio di Serie A alla domenica sera, che spesso sono i big match della giornata, che fino alle 22.30 circa disturbano in maniera sensibile l'andamento dello share, costringendo ad artifici autorali per risalire la china al termine dei match.

Mentre su La7 fervono i preparativi per sistemare tutte le caselle prima della partenza della nuova stagione a settembre, in Rai tutti gli slot sembrano essere stati già stati definiti. Tuttavia, la vita del nuovo amministratore delegato Carlo Fuortes, arrivato a viale Mazzini per portare la rivoluzione in Rai, non sembra essere così facile. "Si vorrebbe 'rivoluzionare' tutto, ma chi conosce come vanno le cose in viale Mazzini sa benissimo che senza il consenso dei partiti non si può fare niente", scrive Marco Antonellis.

Questo stallo ha di fatto congelato le nuove nomine Rai, che pare siano slittate a dopo le elezioni amministrative di ottobre. Nessuna vera rivoluzione, però, è prevista al settimo piano di vial Mazzini, dove si pensa di apportare qualche cambiamento ma senza ribaltoni. Giuseppe Carboni, attuale direttore del Tg1, potrebbe dover lasciare il passo a uno tra Antonio Di Bella o Monica Maggioni, per andare a ricoprire il posto di direttore di rete di Rai3 al posto di Franco Di Mare, vicino alla pensione. Queste sembrano essere le uniche modifiche che verranno effettuate in Rai, stando a quanto riporta Marco Antonellis.

A viale Mazzini, quindi, la rivoluzione può aspettare.

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