Cronache

Fa un video per TikTok con un mitra: parte un colpo e muore

La 15enne Yazmin aveva trovato una mitraglietta Uzi 9 mm in casa della nonna e proprio tale arma le ha causato la morte

Fa un video per TikTok con un mitra: parte un colpo e muore

È arrivata ieri dal Messico la notizia della tragica morte di una 15enne di nome Yazmin Esmeralda, che si è accidentalmente "sparata con una mitragliatrice" mentre stava girando un video da caricare su TikTok. La tragedia si è consumata in casa della nonna della vittima, nella cittadina di Sinaloa, ossia la stessa località nota per essere stata per anni il covo di "El Chapo", uno dei più potenti e terribili narcos del mondo.

Yazmin si era recata con la madre e il fratellino in visita presso l'abitazione dell'anziana e, mentre le due donne dormivano, l'adolescente ha trovato, sul fondo di un armadio, una mitraglietta Uzi da 9 mm. La ragazza ha allora chiesto al fratello minore di riprenderla con il cellulare per realizzare un video, da pubblicare in seguito sul social network TikTok, tra i più amati dagli adolescenti.

Tuttavia, mentre Yazmin si metteva in posa per farsi riprendere dalla telecamera del telefonino, è improvvisamente partito un colpo, che ha ucciso all'istante la 15enne. Lo sparo sarebbe stato così forte da svegliare di soprassalto la madre e la nonna della malcapitata, che stavano dormendo in altre stanze.

La tragedia in questione ha immediatamente determinato l'apertura di un'inchiesta da parte della Procura criminale di SInaloa. Sara Bruna Quiñonez Estrada, pubblico ministero locale, ha per ora dichiarato che non sono ancora chiari i motivi per cui quella Uzi si trovasse nell'abitazione della nonna di Yazmin, per poi affermare: "Per il fatto che ci fossero armi incustodite in casa sono responsabili gli adulti allora presenti lì, poiché sapevano che c'erano bambini in casa". La stessa procuratrice ha in seguito evidenziato che le mitragliette Uzi da 9 mm stanno venendo sempre più dismesse dalle forze dell'ordine e dall'esercito messicani proprio per la loro tendenza a esplodere colpi accidentalmente.

In Messico è molto difficile acquistare armi per via legale; i permessi di detenzione sono infatti molto costosi e richiedono anni per ottenerli.

Tuttavia, il commercio di fucili e pistole prolifera nel Paese attraverso i canali illegali, con le mani dei cartelli criminali saldamente ancorate a tale genere di contrabbando.

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