Coronavirus

La Gismondo ora ribalta tutto: "Ecco cosa si rischia coi guanti"

In molte occasioni i guanti non servono. Le mani vanno sempre e comunque lavate

La Gismondo ora ribalta tutto: "Ecco cosa si rischia coi guanti"

La Gismondo, sulle pagine del Fatto Quotidiano, ribalta non poco una delle poche sicurezze che abbiamo avuto fino a oggi: è fondamentale usare mascherina e guanti. Se per la prima è ancora valida l’idea che sia importante il suo utilizzo, sui secondi viene invece sollevato qualche dubbio in proposito. A volte indossare i guanti monouso può creare più svantaggio che vantaggio. Ovviamente in certe occasioni sono necessari, come per esempio se si viene a contatto con un malato o quando ci si reca in ospedale, per evitare il rischio di un possibile contagio. Ma camminare per strada con i guanti o maneggiare oggetti, può essere, oltre che difficoltoso, anche antigienico.

La Gismondo contro l'uso dei guanti

Così il direttore di microbiologia clinica e virologia dell'ospedale Sacco di Milano sfata un mito dei giorni nostri. Da un certo punto di vista, crederle farebbe anche comodo, soprattutto perché ultimamente sono diventati introvabili, sia nelle farmacie che nei supermercati. E si continua a mettere sempre lo stesso paio, ormai scolorito e sicuramente, col tempo, diventato ormai poco efficace allo scopo. “Usare i guanti per prevenire le infezioni, oltre che essere inutile può essere addirittura dannoso”. La Gismondo ha poi subito spiegato perché. Intanto devono essere cambiati ogni volta che si sporcano. In effetti si definiscono monouso. Non impediscono poi la trasmissione di microbi da un oggetto all’altro, le mani devono essere sempre e comunque lavate, anche se abbiamo indossato i guanti.

Quando è necessario usarli e quando no

L’Istituto superiore di sanità ha dato sul suo sito alcune informazioni utili proprio riguardanti il loro uso. Prima di tutto le mani devono essere comunque lavate utilizzando del sapone, preferibilmente liquido, per almeno 60 secondi. Devono essere cambiati ogni volta e gettati nell’indifferenziata. Non ci si deve toccare naso, bocca e occhi quando li indossiamo. Se li usiamo per esempio al supermercato, poi li dobbiamo buttare. La Gismondo ha poi spiegato dove invece il loro utilizzo è necessario: “In alcuni contesti lavorativi come per esempio personale addetto alla pulizia, alla ristorazione o al commercio di alimenti. E sono indispensabili nel caso di assistenza ospedaliera o domiciliare a malati”.

A sostegno di questa teoria anche una ricerca pubblicata nel giugno del 2016 dall’American Society of Microbiology, centrata sul fatto che i guanti contaminati incrementino il rischio di cross-trasmissione dei patogeni. Nello studio viene spiegato accuratamente come i guanti, se non utilizzati in modo corretto, possano costituire un vero rischio infettivo. Quindi, a parte certe occasioni, usiamo pure le nostre mani. L’importante è che vengano lavate spesso.

Anche perchè, bisogna pure saperli indossare i guanti.

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