Cronache

Mosaici negati ai bimbi in gita che non frequentano l’ora di religione

I piccoli non sono stati fatti entrare nel Duomo di San Donà di Piave (Venezia) per visitare i mosaici. La decisione sarebbe stata presa dalle insegnanti

Mosaici negati ai bimbi in gita che non frequentano l’ora di religione

Sono cinque i bambini che sono stati lasciati fuori dal Duomo di San Donà di Piave durante una gita scolastica, perché non hanno frequentato l’ora di religione. Come riportato da La Stampa, la decisione sarebbe stata presa dalle insegnanti. Ai bimbi è stata quindi negata la visita ai mosaci contenuti nella chiesa. La scelta ha fatto infuriare i genitori dei piccoli esclusi, che hanno deciso di scrivere alla dirigente scolastica della elementare della provincia di Venezia frequentata dai loro figli per metterla al corrente di quanto avvenuto. Quest'ultima ha fatto sapere che si informerà e approfondirà la questione.

Esclusi dalla visita

Il fatto si è verificato lo scorso 20 maggio, quando due scolaresche, una di quarta e l’altra di quinta elementare, che si trovavano in gita con le proprie maestre, avevano in programma una tappa dedicata ai mosaici realizzati da padre Marko Rupnik e dalla sua équipe di artisti nel Duomo di San Donà. Il problema è nato al momento di accedere alla chiesa: agli studenti esentati dal frequentare l’ora di religione sarebbe stato chiesto di restare fuori dall’edificio sacro e di aspettare che i compagni di classe finissero la visita ai mosaici. La denuncia scritta è stata fatta dalle madri di due bambine a cui era stato impedito l’ingresso.

I cinque bimbi si sono quindi seduti sui gradini del Duomo e hanno aspettato gli altri. Quando hanno fatto ritorno a casa due dei bambini esclusi dal tour hanno raccontato tutto a mamma e papà. Una genitrice ha affermato che alla figlia erano state date delle parole crociate per passare il tempo e che la coordinatrice scolastica, al telefono, aveva spiegato la decisione presa perché i mosaici rappresentano scene di Eucarestia e per questo motivo, in accordo con le altre maestre, era stato deciso di escludere tutti i bambini che non frequentano l'ora di religione.

Avevano dato il consenso senza porre limiti

Nella lettera scritta dai genitori viene precisato che era stato dato il consenso alla gita scolastica in generale, senza imporre limiti, e che non si trattava di una funzione religiosa, ma di una uscita didattica. La dirigente della struttura si è scusata con i familiari e ha asserito che avrebbe preso informazioni dalle maestre che sicuramente “potrebbero aver agito in maniera non condivisibile”, ha ammesso, precisando: “Appena venuta a conoscenza dei fatti, ho chiesto il confronto con le docenti. Ma non c'è stato il tempo. Preciso che solo una famiglia delle quattro coinvolte ha ritenuto la scelta lesiva e fonte di disagio, sconcerto e umiliazione. Non è facile tenere conto della molteplicità delle situazioni nella scuola di oggi e rispondere alle richieste sempre più individuali delle famiglie. Gli insegnanti hanno ritenuto potesse essere la scelta più opportuna in quel momento”.

La dirigente si è detta però certa che la decisione presa dalle insegnanti non è avvenuta con intento vessatorio. Di quanto avvenuto non sapeva nulla la parrocchia del Duomo in corso Trentin. Don Paolo Carnio, il parroco, ha spiegato che le visite per ammirare i mosaici vengono organizzate direttamente dalle scuole e che la parrocchia non conosce eventuali decisioni di esclusione prese dai docenti o dai dirigenti scolastici. Sembra che neppure il sindaco di San Donà e gli assessori comunali ne fossero a conoscenza.

Potrebbero essere presi dei provvedimenti disciplinari per i docenti coinvolti nella vicenda.

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