Cronache

Giubileo, il flop dei lavori straordinari per strade e trasporti

La Capitale è un perenne cantiere aperto. Ora rischia la paralisi e molti progetti non partiranno proprio

Giubileo, il flop dei lavori straordinari per strade e trasporti

Sono molti i lavori di cui Roma avrebbe bisogno a prescindere dall'imminente Giubileo che riverserà per le strade della città milioni di fedeli da tutto il mondo, ma proprio in previsione del grande evento voluto da Papa Francesco, la macchina amministrativa della città si è messa in moto per dare la parvenza di una decenza infrastrutturale degna di una capitale europea.

Le automobili però, si sa, a Roma fanno davvero molta fatica a camminare, per il traffico, le buche, l'incuria, la pavimentazione, i sampietrini e lo stato d'abbandono e, come prevedibile, anche la macchina del Comune è andata fuori strada ancor prima di partire coi lavori ridare lustro alla città.

Oltre alle dimissioni del sindaco, che a prescindere dall'operato politico, non sono proprio quello di cui una città che aspetta un Giubileo aveva bisogno, a far vedere oscure nubi all'orizzonte è l'elenco dei lavori di cui Roma ha bisogno e l'elenco di quelle che alla fine non saranno complete o neanche inizieranno.

Ignazio Marino, nel suo ultimo giorno di lavoro, ha stanziato 10 milioni di euro per interventi infrastrutturali su trade e trasporti, a cui si aggiungono i 30 milioni previsti dal governo.

A causa dei lavori di adeguamento e manutenzione intanto, dalla prossima domenica le linee A e B della metropolitana capitolina chiuderanno già alle 22.30, mentre l'inaugurazione dell'intera metro C dovrebbe slittare al 2018.

Per quel che riguarda gli autobus, la prima gara d'appalto per un nuovo parco mezzi è andata deserta e solo grazie a un leasing si avranno 175 nuovi bus, che arriveranno a metà 2016, troppo tardi per il Giubileo.

Imperversa anche il rimpianto per le opere di cui si parla da anni ma che non sono neppure entrate nel programma, come la sistemazione dei sampietrini a piazza Venezia, dove avvallamenti e sconnessioni rappresentano un pericolo quotidiano per chi viaggia in scooter.i.

Prima di andar via, il sindaco ha firmato tre ordinanze in materia di traffico, mobilità, inquinamento atmosferico e acustico. Gli interventi, riguardano la riva sinistra del lungotevere e la viabilità adiacente la stazione di San Pietro. Nello specifico, i lavori sul lungotevere sono articolati in sei parti, per una spesa complessiva di circa 6,2 milioni euro e riguarderanno il tratto di lungotevere compreso tra il Flaminio e Testaccio.

Per quel che riguarda l'area adiacente la stazione di San Pietro, l'impegno porterà ad un potenziamento delle infrastrutture stradali, in particolar modo i collegamenti con le stazioni ferroviarie e con i luoghi del turismo religioso, attraverso il rinnovamento del manto stradale, dei marciapiedi, delle caditoie e della segnaletica, per una spesa di 2,1 milioni di euro.

Tra i progetti sicuramente abortiti, l'eliminazione dei risciò che impazzano senza regole per le strade del centro storico e non verranno installati bagni pubblici per i milioni di fedeli, ce ne saranno solo 9, per un costo di 135mila euro.

Infine, mancherà anche la sicurezza su metro, tram e bus, dove non saranno più presenti le guardie giurate, previste in un primo momento dal piano straordinario per il Giubileo.

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