Cronache

Giugno temporalesco: maltempo per gran parte della settimana

Le condizioni meteo hanno preso una brutta piega: nuovo maltempo con temporali anche di forte intensità, a più riprese, soprattutto al Nord e marginalmente anche al Centro per gran parte della settimana. Meteo migliore soltanto al Sud ma la vera stabilità è ancora lontana

Piogge previste per oggi tra le 12 e le 15
Piogge previste per oggi tra le 12 e le 15

Giugno e l'estate non decollano: sul Mediterraneo si è aperta un'altra falla che consentirà a maltempo e temporali di farla da padrona da oggi e per gran parte della prossima settimana. Le regioni del Nord saranno quelle più colpite dai fenomeni intensi, a più riprese anche il Centro mentre, stavolta, il Sud e le Isole Maggiori saranno più ai margini.

Il maltempo di oggi

Il satellite delle ultime ore mostra una situazione già pessima sul Nord-Ovest, con cieli coperti e temporali sparsi sin dalla mattinata. La colpa è di una perturbazione in avvicinamento dalla Francia che provocherà forte maltempo soprattutto dalle prossime ore: come dicono gli esperti, gli acquazzoni ed i temporali si sposteranno dalle regioni alpine e prealpine verso tutte le regioni ma entreranno anche dal mare, come nel caso della Liguria, fino a propagarsi in Emilia-Romagna e via via verso est. Non è esclusa forte attività elettrica accompagnata da grandinate, soprattutto sui rilievi lombardi ed in Trentino Alto-Adige.

La Protezione Civile ha diramato un bollettino con un'allerta arancione per la Lombardia, dove si prevedono i fenomeni più forti, ed allerta gialla su Piemonte, Liguria, Emilia-Romagna, Veneto e Friuli Venezia-Giulia, dove saranno sotto controllo anche i bacini dei principali fiumi. Nelle prossime ore, il maltempo colpirà anche Toscana, Umbria e Lazio (specie in serata) mentre il Sud sarà risparmiato da quest'ondata temporalesca, con cieli parzialmente nuvolosi ma basso rischio di fenomeni. Le temperature risentiranno delle condizioni meteo, mantenendosi al di sotto delle medie al Nord ed in linea con la prima decade di giugno al Centro-Sud.

In Veneto si fa la conta dei danni

Forti temporali si sono abbattutti tra ieri pomeriggio e la nottata soprattutto in Veneto, con allagamenti e violente grandinate, specialmente nella zona di Padova dove sono andati distrutte numerose coltivazioni. Come se non bastasse, Venezia ha fatto nuovamente i conti con l'acqua alta che ha toccato i 90 cm allagando Piazza San Marco mentre sulla città Verona, nella scorsa serata, si è abbattutto un vero e proprio nubifragio con fulminazioni continue e piogge incessante che ha allagato ogni angolo di strada, come mostra il video eloquente pubblicato da Tg Verona Telenuovo.

Settimana perturbata

Il centro motore del maltempo si troverà poco ad ovest dell'Italia, tra Francia e Spagna: sarà da lì che per gran parte della nuova settimana arriveranno nuovi impulsi instabili che provocheranno nuove piogge e temporali. Non sono da escludere locali criticità legati a nubifragi ed allagamenti. Ancora una volta, saranno le regioni settentrionali ad essere sotto "scacco": lunedì temporali su gran parte del Nord (ad eccezione della Liguria) e sulle regioni centrali tirreniche, tempo migliore al Sud.

In pratica, da martedì a giovedì si vivranno giornate fotocopia dal punto di vista meteo: maltempo e nuovi temporali su tutte le regioni settentronali sin dal mattino, con nevicate che cadranno sui rilievi alpini al di sopra dei 2000 metri. Anche il Centro farà i conti con lampi, tuoni ed acquazzoni localmente molto intensi, specialmente le zone tirreniche Campania compresa (quest'ultima soprattutto giovedì). Sempre ai margini ed asciutte le altre regioni meridionali e le Isole Maggiori con, al massimo, qualche passaggio nuvoloso ma davvero di poco conto.

Per un miglioramento bisognerà aspettare la giornata di venerdì ed il prossimo fine settimana quando, sembra, che la furia temporalesca possa prendersi una pausa: il meteo tornerà più stabile anche al Nord ma non guarirà del tutto, nuove precipitazioni saranno possibili durante il pomeriggio sull'estremo Nord-Ovest.

Per il momento, insomma, la tanto temuta alta pressone africana rimarrà ben lontana dai nostri territori.

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