Politica

La gogna in tv per gli ospiti non conviene ai grillini...

Scrive ieri sul suo Facebook Alessandro Di Battista, cittadino nullafacente in attesa di rientrare in politica: "Qualche anno fa avanzai una proposta alla Rai: scrivere nei sottopancia dei politici i carichi pendenti e le eventuali condanne. "

La gogna in tv per gli ospiti non conviene ai grillini...

Scrive ieri sul suo Facebook Alessandro Di Battista, cittadino nullafacente in attesa di rientrare in politica: «Qualche anno fa avanzai una proposta alla Rai: scrivere nei sottopancia dei politici, oltre alle loro cariche, i carichi pendenti e le eventuali condanne. Esempio? Stasera abbiamo ospite Roberto Formigoni, ex presidente della Regione Lombardia condannato a 10 anni e 5 mesi per corruzione. Logico no? Un completamento del servizio pubblico». E la stessa prassi Di Battista vorrebbe anche applicarla ai giornalisti perché il «castigo etico deve valere per tutti», scrive citando il mio caso di direttore condannato a 14 mesi e messo agli arresti domiciliari nel 2012.

Vorrei ricordare a Di Battista che nel mio caso il sottopancia dovrebbe essere «Alessandro Sallusti, direttore del Giornale e vittima di malagiustizia», perché quella vergognosa condanna che ho subito è stata prima annullata dal presidente della Repubblica in quanto manifestamente infondata (me la cavai con una semplice multa) e poi sanzionata dalla Corte europea che ha costretto lo Stato italiano a risarcirmi per ingiusta detenzione.

Ma non ne voglio fare un caso personale, anzi rilancio. Ok ai sottopancia-gogna. Per esempio, quando in televisione appare il suo leader Beppe Grillo una scritta deve avvisare il telespettatore: «Fondatore del Movimento Cinque Stelle, condannato per triplice omicidio, padre di un figlio rinviato a giudizio per stupro». Già, perché fermarsi alle notizie sul soggetto che appare può essere riduttivo, anche il contesto familiare è importante. Così quando appare Alessandro Di Battista sarebbe giusto informare che chi sta parlando è figlio di un signore indagato per offese al Presidente della Repubblica e finito nei guai per non aver pagato i dipendenti.

Oppure quando appare Di Maio: «Ministro degli Esteri, figlio di un indagato per discariche abusive».

Cosa dice Di Battista, procediamo con i sottopancia etici?

Io «vittima di malagiustizia» ci sto, a voi grillini non so se conviene.

Commenti